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Il Petrolio Greggio Chiude la Settimana in Ribasso a Causa delle Problematiche Relative all’Offerta

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 11, 2014, 00:14 GMT+00:00

I futures sul petrolio greggio per il mese di dicembre si apprestano a chiudere la settimana in forte ribasso. Questa settimana, il West Texas

Il Petrolio Greggio Chiude la Settimana in Ribasso a Causa delle Problematiche Relative all’Offerta

I futures sul petrolio greggio per il mese di dicembre si apprestano a chiudere la settimana in forte ribasso. Questa settimana, il West Texas Intermediate ha seguito il petrolio greggio Brent nel trend al ribasso. Questo capita quando il mercato scende del 20% al di sotto del picco di prezzo.

L’aumento dell’offerta globale e il calo della domanda sono i due fattori catalizzatori all’origine della pressione dal lato delle vendite. La produzione sta salendo sia negli Stati Uniti, che in Russia e in Arabia Saudita. Negli Stati Uniti lo scisto sta spingendo la produzione di petrolio greggio ai massimi degli ultimi trent’anni. La Russia da parte sua sta vendendo petrolio greggio per ottenere liquidità, dal momento che non può attingere al credito a causa delle sanzioni imposte dall’Europa. La produzione OPEC sta salendo. L’Arabia Saudita, il più grande esportatore del mondo, anziché tagliare la produzione come ci si sarebbe aspettato ha preferito abbassare i prezzi nei confronti del mercato asiatico.

Questa settimana, il FMI ha ridotto le previsioni di crescita globale per il 2014 e il 2015. I verbali della Fed di questa settimana affrontano le problematiche relative all’offerta e la domanda e le preoccupazioni della Banca Centrale riguardo il rallentamento dell’economia globale.

Le previsioni indicano prezzi in ribasso, comunque i trader dovrebbero fare attenzione a eventuali ondate periodiche di rally di copertura short. Sui fondi speculativi (hedge funds) e di materie prime prevalgono largamente le posizioni short, ma la pressione sul mercato potrebbe alleggerirsi riducendo le posizioni ed effettuando le prese di beneficio.

Al Comex oggi i futures sull’oro per il mese di dicembre si muovono al ribasso, ma sono comunque in condizioni di poter chiudere la settimana al rialzo. Le condizioni di ipervenduto tecnico hanno contribuito a spingere i prezzi, ma a giocare il ruolo più importante sul mercato è stata la debolezza del dollaro Usa. La maggior parte dei rally sono stati provocati da azioni di copertura short e prese di beneficio, e questo significa che i trader sono ancora ribassisti, ma stanno aspettando prezzi più favorevoli per rientrare.

La coppia EUR/USD si muove al ribasso seguendo l’inversione tecnica di giovedì. Anche dopo l’inversione ribassista dei prezzi di oggi, la coppia forex si appresta a chiudere la settimana in rialzo. La maggior parte dei rally sono stati di copertura short, provocate dalla quadratura delle posizioni, in seguito alla decisione della scorsa settimana da parte della Banca Centrale Europea di astenersi per ora dall’adozione di nuove misure di stimolo.

Un semplice accenno a eventuali misure di stimolo probabilmente porterebbe sul mercato nuovi venditori, come evidenziato dall’ondata di vendite di ieri. La coppia EUR/USD era in condizioni di poter una registrare un buon incremento per la settimana quando il Presidente della BCE Mario Draghi ha mortificato il rally definendo l’inflazione eccessivamente bassa. Tanto è bastato per provocare un’ondata di vendite speculative perché interpretato questo come indicativo del fatto che la banca sta seriamente considerando l’adozione di nuove misure di stimolo addizionali.

Venerdì la coppia GBP/USD ha sperimentato un’ondata di vendite in seguito alla diffusione di notizie ribassiste sul settore edile. Stando all’Ufficio Statistico Nazionale, nel mese di agosto la produzione edile in Gran Bretagna è sprofondata del 3,9%. Gli investitori si aspettavano un leggero incremento dello 0,5%. A questo punto il sostegno al prezzo per la sterlina britannica dovrebbe continuare a indebolirsi. Alcuni trader credono che la sterlina sia sopravvalutata e che probabilmente si muoverà ribasso a causa dell’influenza ribassista della crisi nell’eurozona esercita sull’economia britannica.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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