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Il petrolio greggio arretra ancora alla luce dei timori relativi all’offerta

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Oct 17, 2016, 19:27 GMT+00:00

Lunedì il prezzo del petrolio greggio WTI rimane sotto pressione, ora che gli investitori tornano a concentrarsi sul problema dell'eccesso di offerta. Le

Il petrolio greggio arretra ancora alla luce dei timori relativi all’offerta

Lunedì il prezzo del petrolio greggio WTI rimane sotto pressione, ora che gli investitori tornano a concentrarsi sul problema dell’eccesso di offerta. Le perdite sono comunque limitate in vista del piano per un freno alla produzione che sarà concordato alla riunione dell’OPEC che si terrà a Vienna il mese prossimo.
I future sul WTI con scadenza a dicembre hanno toccato un massimo a quota 50,58 $ per poi cedere terreno e scivolare a 49,65 $, in ribasso di 0,80 $. Il Brent, standard internazionale, dopo aver toccato un massimo a 52,29 $ è arretrato a metà sessione fino a 51,38 $.
Oltre ai timori dovuti all’eccesso di offerta, alcuni trader hanno reagito a rapporto di venerdì pubblicato dalla società di servizi petroliferi Bucker Hughes, che in riferimento la settimana conclusasi il 14 ottobre segnala un incremento di quattro piattaforme petrolifere. Il recente rafforzamento del dollaro USA ha invece contribuito ad alimentare i timori dal lato della domanda.
Secondo i trader, “la linea sulla sabbia” per il Brent sarebbe rappresentata dai 50 $; lo scavalcamento di questa soglia potrebbe segnalare il superamento dei timori rispetto all’effettiva capacità dell’Opec di raggiungere un accordo per mettere in pratica il taglio alla produzione proposto.
Nel mese di settembre, l’OPEC ha raggiunto un accordo per un taglio dell’offerta compreso fra il 32,50 e i 33,00 milioni di barili al giorno; alla riunione di Vienna del 30 novembre si dovrebbero definire i dettagli dell’accordo. Nel mese di settembre, tuttavia, l’Opec ha estratto un volume record di 33,6 milioni di barili di petrolio greggio, con alcuni membri intenzionati ad aumentare ulteriormente i livelli di produzione in futuro.
Oro
Lunedì su Comex i future sull’oro con scadenza a dicembre si muovono in leggero rialzo, favoriti da gli acquisti in contro-tendenza e dal calo del dollaro USA. Alle 16:13 GMT l’oro viene contrattato a 1256,20 $, in rialzo di 0,70 $ (0,06%).
Recentemente il mercato dell’oro è stato tenuto sotto pressione dal probabile aumento dei tassi di interesse nel mese di dicembre ma l’attuale azione di prezzo suggerisce che una decisione in tal senso sia già stata interamente scontata sul prezzo di mercato.
Rendimenti dei titoli del tesoro
Lunedì i rendimenti dei titoli del Tesoro USA subiscono una pressione dovuta alla reazione degli investitori a rapporti economici Usa e alle dichiarazioni ribassiste potenzialmente da parte del presidente della Fed Janet Yellen rilasciate venerdì; dal primo ottobre i rendimenti sono aumentati considerevolmente: alla fine della scorsa settimana i titoli a 10 anni hanno infatti raggiunto il massimo degli ultimi quattro mesi. Il rialzo ha contribuito a favorire il rally del dollaro USA fino ai massimi dal 7 marzo.
Dati economici
Nel mese di settembre la produzione industriale negli USA cresce dello 0,1%, leggermente al di sotto dello 0,2% previsto. L’indice Empire State sulle condizioni di impresa della Fed di New York segnala una flessione il settore manifatturiero per il terzo mese consecutivo. In giornata è atteso sul discorso del vicepresidente della Fed Stanley Fischer all’Economic Club di New York.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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