Il Metallo Aurifero si Muove Nettamente in Rialzo

Nel corso delle ultime 24 ore i prezzi dell’oro hanno mostrato un continuo andamento in rialzo a seguito di un significativo decremento del dollaro su tutta la linea. Ciò che ha maggiormente rallegrato i rialzisti, è il fatto che il metallo prezioso sia riuscito a infrangere la regione di resistenza situata intorno alla metà dell’area tra i 1240$ e i 1250$ e, nel momento in cui scriviamo,viene negoziato oltre i 1250$. Pensavamo che la rottura oltre questa regione sarebbe stata un po’ più impegnativa e avrebbe comportato un maggior impiego di tempo, invece i prezzi si sono mossi in questa regione come un coltello nel burro.

L’Oro Sembra Pronto a Proseguire

Ora sembra che i prezzi dell’oro possano proseguire verso i 1270$, dove si dovrebbe trovare la prossima resistenza. Questo è anche il nostro obiettivo di breve termine, come avevamo indicato nel corso delle ultime settimane. Ci aspettavamo toni più aggressivi dalla relazione del FOMC, e ciò avrebbe aiutato a trattenere i rialzisti dell’oro almeno per qualche tempo, ma così non è stato.

La relazione sull’incontro del FOMC è stata ampiamente deludente per la maggior parte del mercato, visto che la Fed non ha fornito una garanzia né tanto meno un’indicazione sull’innalzamento dei tassi d’interesse a marzo, preferendo invece lasciarsi la possibilità aperta dicendo che l’aumento dei tassi potrebbe verificarsi presto. Questo potrebbe significare che l’innalzamento potrebbe avvenire in qualsiasi momento fra marzo e maggio, facendo così diminuire le possibilità di tre rialzi dei tassi per quest’anno. Tutto ciò ha pesato sul dollaro che si è indebolito nel corso delle ultime 24 ore. L’opportunità è stata ben sfruttata dai rialzisti dell’oro, come stanno facendo da qualche settimana, e sono riusciti a spingere i prezzi del metallo prezioso sempre più in alto.

I Prezzi del Petrolio Consolidano Ancora

I prezzi petroliferi continuano il loro andamento positivo, malgrado i dati d’inventario negli Stati Uniti abbiano indicato che la produzione statunitense ha raggiunto i 9 milioni di barili al giorno senza alcun segnale di decrementi. Tuttavia, l’accordo sui tagli alle estrazioni da parte degli altri produttori prosegue fattivamente e questa è una delle ragioni principali che hanno aiutato i prezzi del combustibile a restare sostenuti nonostante l’aumento della produzione in altre parti del mondo. Per oggi prevediamo che i prezzi possano continuare la fase di consolidamento con qualche inclinazione rialzista.

Anche i prezzi dell’argento sono riusciti a ottenere qualche progresso e, sulla scia dei prezzi dell’oro, hanno infranto agevolmente il livello dei 18$, probabilmente pronti a sfidare il livello dei 18,5$ nel prosieguo del tempo.