Secondo l’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, nella settimana conclusasi il 29 luglio, le scorte di greggio commerciale statunitense sono aumentate di 1,4 milioni di barili, per un totale di 522,5 milioni di barili. I trader attendevano una riduzione compresa tra gli 1,4 e gli 1,6 milioni di barili.
Tuttavia, le scorte di benzina sono diminuite di 3,3 milioni di barili a fronte di un calo atteso di appena 300000. Le scorte di carburante distillato sono cresciute di 1,2 milioni di barili, quando si attendeva una diminuzione di 100000 barili.
Il rapporto dell’Eia ha, inoltre, mostrato che il petrolio immagazzinato a Cushing in Oklahoma, polo del mercato dei contratti future, è diminuito di 1,1 milioni di barili a 64,1 milioni di barili. Infine, i dati settimanali sulla produzione indicano che il prodotto degli Stati Uniti è sceso al di sotto degli 8,5 milioni di barili al giorno.
Le borse statunitensi sono state spinte in rialzo dall’inattesa ripresa del greggio, con gli investitori che continuano ad analizzare i risultati trimestrali degli utili. Il Dow Jones ha guadagnato 30 punti dopo un netto ribasso nella sessione precedente all’apertura del mercato. Lo S&P 500 è salito dello 0,1%, spinto in rialzo dai titoli finanziari ed energetico. Il forte guadagno dell’1% registrato dai titoli di Apple ha contribuito al notevole rialzo del Nasdaq.
Il dollaro si è mosso in lieve rialzo, premendo sull’euro e sulla sterlina. L’indice del dollaro con scadenza a settembre si è apprezzato dall’avvio della sessione, venendo più tardi sostenuto dal rapporto di Adp sull’occupazione nel settore privato per il mese di luglio. Il dato è lievemente superiore alle aspettative, con 179000 nuovi posti di lavoro nell’ultimo mese a fronte degli stimati 170000. Il rapporto di giugno è stato corretto al rialzo, con l’aggiunta di 4000 nuovi occupati per un totale di 176000.
Nelle prime ore della sessione, i contratti future sull’oro hanno in gran parte consolidato, sostenuti da una breve svendita di titoli, ma pressati dal rialzo del dollaro. Gli investitori non sono riusciti a gestire la svolta delle borse, unita all’apprezzamento del dollaro e il mercato si è mosso in ribasso per il resto della sessione.
