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Il Mercato Del Greggio Inverte Il Rally Stabilizzandosi In Prossimità Di Nuovi Minimi

Da
Barry Norman
Pubblicato: Oct 2, 2014, 13:28 GMT+00:00

Il mercato del greggio si muove al ribasso postando nuovi minimi in prossimità del range di trading dei 90$. La mossa prende piede mercoledì sul retro del

Il Mercato Del Greggio Inverte Il Rally Stabilizzandosi In Prossimità Di Nuovi Minimi

Il mercato del greggio si muove al ribasso postando nuovi minimi in prossimità del range di trading dei 90$. La mossa prende piede mercoledì sul retro del nuovo rapporto d’inventario EIA, rapporto che ha condotto i trader ad un’inversione di tendenza. Questa mattina, il greggio è scambiato a 90.84$, tuttavia, ci sembra opportuno segnalare come, sempre nella sessione di mercoledì, i prezzi del combustibile abbiano raggiunto i minimi degli ultimi due anni. Inoltre, le forti preoccupazioni riguardanti una possibile epidemia mondiale di Ebola, insorte a seguito di un “caso” individuato negli Stati Uniti, ha indubbiamente influenzato gli investitori. A supportare i prezzi del combustibile, i recenti dati API che, nella notte di martedì, hanno mostrato un calo delle scorte statunitensi. Infatti, l’American Petroleum Institute ha mostrato come, la scorsa settimana,  le scorte di petrolio abbiano postato un calo di  463.000 barili, quelle di benzina di benzina una riduzione di 2,5 milioni di barili e le scorte di distillati una perdita di 1,8 milioni di barili. Stando a quanto riportato dal rapporto ufficiale, quello rilasciato dall’EIA, nella settimana conclusasi il 26 settembre , le scorte di greggio negli Stati Uniti si muovono al ribasso postando un calo 1,36 milioni di barili per attestarsi su quota 356.6 milioni di barili. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare il rapporto EIA sia stato compensato dalle dichiarazioni dell’Arabia Saudita, che ha espresso la volontà di tagliare il prezzo ufficiale di vendita nel mese di novembre al fine di favorire le esportazioni in Asia. Il Brent si muove al ribasso perdendo lo 0,5% ed è negoziato a 94,16$. Il differenziale tra i due combustibili si riduce ulteriormente per attestarsi su quota 3,29$, elemento di forte stress per i mercati.

Secondo un sondaggio Reuters, nel mese di settembre le scorte OPEC postano i massimi degli ultimi due anni sul retro di un incremento della produzione in Libia e in Arabia Saudita, aumento mostrato anche da altri produttori del Golfo. Tale surplus, porta inevitabilmente i prezzi del greggio al di sotto dei 100$. Stando a quanto riportato dal rapporto ufficiale, le scorte di benzina si muovono al ribasso perdendo 1,84 milioni di barili per attestarsi su quota 208.5 milioni di barili, i minimi da novembre 2012, mentre le scorte dei distillati, che comprendono gasolio e olio combustibile postano un calo di 2,89 milioni di barili raggiungendo i 125,7 milioni di barili. I prezzi della benzina registrano un rincaro di 1,24 centesimi o dello 0,5% per attestarsi su quota 2,4497$. Ieri, su scala nazionale, i prezzi delle pompe di benzina rimangono invariati 3,333$ a gallone, i minimi dallo scorso febbraio, almeno stando a quanto riportato da AAA, il più grande gruppo di automobilismo statunitense .

Dopo aver postato un forte calo nella sessione di mercoledì, il mercato del gas naturale si muove al rialzo guadagnando 4 punti. Il combustibile è scambiato a 4,033$ sul retro di una forte presa di beneficio effettuata dai trader in attesa del rilascio del rapporto settimanale  d’inventario. Ricordiamo, inoltre come un cambiamento delle temperature climatiche influenzi notevolmente l’andamento del mercato. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come, nella giornata di martedì, dopo quattro giorni di ascesa, i future del gas naturale degli Stati Uniti postano un calo dell’1%, sul retro di un cambiamento delle temperature climatiche. I meteorologi, prevedono temperature più alte del previsto, pertanto, nelle prossime due settimane, la domanda di cherosene dovrebbe ridursi.

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