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Il Mercato Dei Metalli Resta Neutrale

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Sep 8, 2015, 15:03 UTC

Lunedì i trader dell'oro rimangono in disparte nella sessione asiatica sulla scia della festa statunitense che non ha fornito nessuna ragione per comprare

Il Mercato Dei Metalli Resta Neutrale

Il Mercato Dei Metalli Resta Neutrale
Il Mercato Dei Metalli Resta Neutrale
Lunedì i trader dell’oro rimangono in disparte nella sessione asiatica sulla scia della festa statunitense che non ha fornito nessuna ragione per comprare o vendere il prezioso. Il metallo giallo si attesta su quota 1.120,40$ mentre l’argento perde 49 punti ed é scambiato a 14.500$. Il platino guadagna 2$ poiché i trader sembrano aver perso l’interesse nei metalli.

L’innalzamento dei tassi di interesse Fed previsto per Settembre sembrava quasi certo, almeno fino a quando le numerose inversioni di rotta dei mercati azionari globali delle ultime settimane non hanno sollevato diversi interrogativi sulle possibili mosse della Federal Reserve. Tali interrogativi potrebbero essere messi sul tavolo ad ottobre, infatti se settembre é volatile come agosto, nulla esclude che lo sia anche dicembre. Tuttavia, in pochi scommettono su ottobre e non perché il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen abbia paura di Halloween, ma semplicemente perché le riunioni di settembre e dicembre sono totalmente differenti e non é prevista una conferenza stampa dopo la riunione di ottobre. Gli investitori sono ben consapevoli del fatto che tali eventi mediatici, che si verificano quattro volte l’anno, per la Yellen sono l’occasione perfetta per spiegare con cura al mondo la logica alla base delle decisioni chiave che potrebbero sconcertare i mercati finanziari.

L’incremento dei posti di lavoro registrato ad agosto ha fornito un messaggio misto. Infatti, nel mese di agosto l’economia ha mostrato un aumento di 173.000 posti di lavoro, un numero decente per il periodo in oggetto, tuttavia, nettamente al di sotto dei 212.000 posti di lavoro riportati fino ad oggi. L’incremento, non é risultato in linea con le aspettative. Gli economisti intervistati da CNNMoney avevano previsto un incremento di 207.000 posti di lavoro. Sempre nel mese di agosto i salari sono aumentati del 2,2%, un rincaro migliore del previsto, ma al di sotto del 3,5% desiderato dalla Fed. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come l’aumento dei salari sia scomparso durante la ripresa economica degli Stati Uniti e come ogni crescita rappresenti un segno di incoraggiamento.

Martedì mattina la Commerzbank ha mostrato in una nota come il mercato aurifero sia rimasto invariato in attesa della riunione FOMC prevista per la prossima settimana. Secondo la ANZ Research le probabilità di assistere ad un innalzamento dei tassi Fed nel mese di settembre hanno raggiunto il 32%.

In un rapporto rilasciato martedì mattina la banca ha dichiarato quanto segue: ” Il mercato sembra ritenere che le preoccupazioni riguardanti la ripresa economica cinese e la forte volatilità dei mercati finanziari potrebbero spingere la Fed a rivedere i suoi piani, tuttavia, esistono ottime ragioni nazionali capaci di supportare le iniziative dell’istituto di credito”.

Stando a quanto dichiarato dall’MSK Group l’oro dovrebbe continuare ad oscillare tra i 1.115$ e i 1.117$ mostrando una pressione d’acquisto ad ogni ribasso. Nella nota rilasciata martedì si legge: ” In uno scenario a breve termine il range di trading dovrebbe oscillare tra i 1.115$ e i 1.130$”.

Il Nichel continua a guadagnare terreno mentre il rame posta un rimbalzo di 4 punti raggiungendo i 2,346$ sulle speranze di uno stimolo da parte della Cina o di numeri più forti del previsto della bilancia commerciale cinese. La decisione presa da Glencore di tagliare la produzione di rame potrebbe supportare l’ascesa dei prezzi, tuttavia, la possibilità di assistere ad ingenti guadagni sembra piuttosto limitata poiché le scorte di rame continuano ad essere inadeguate per la debole crescita della domanda, soprattutto quella proveniente dalla Cina, principale consumatore mondiale del metallo rosso. Stando a quanto dichiarato dal gigante minerario, nel corso dei prossimi 18 mesi, potremmo assistere ad una sospensione di 400.000 tonnellate della produzione proveniente dalla Katanga Mining, unità sita nella Repubblica Democratica del Congo, e da quella proveniente dalla Mopani Copper Mines in Zambia.

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