Questa mattina il mercato il mercato del greggio WTI si muove al rialzo guadagnando 28 centesimi ed é negoziato a 81.81$ mentre il Brent posta un rincaro
L’aumento dei consumi in altri prodotti come quello della benzina potrebbe presentarsi come spesa reale nei mesi di novembre e dicembre. Stando a quanto dichiarato da Stephen Stanley, capo economista presso l’Amherst Pierpont Securities, i consumatori investiranno parte dei propri guadagni nel commercio al dettaglio soprattutto nel periodo di vacanza poiché il ribasso dei prezzi della benzina potrebbe incentivare i viaggiatori, inoltre, per il quarto trimestre, si prevede un lieve incremento del PIL. Secondo la AAA, martedì la media nazionale per gallone di benzina senza piombo ha raggiunto i 3.03$ e 6 centesimi postando un calo di 0,31$ rispetto al mese precedente. Il calo dei prezzi del greggio potrebbe essere una boccata d’aria per l’economia degli Stati Uniti. Stando a quanto dichiarato da Standley “Ogni centesimo sui prezzi della benzina destagionalizzati dovrebbe avere un valore di circa $ 1 miliardo.” “Nel corso dell’anno …. questo influisce di tre o quattro decimi sul PIL”
Martedì i prezzi dei metalli di base sul London Metal Exchange. Il nickel registra un guadagno del 5,2% poiché gli analisti ipotizzano che il divieto indonesiano sulle esportazioni non subirà cambiamenti. I prezzi degli altri metalli si muovono al rialzo registrando un incremento dell’1,6%. Sempre nella sessione di martedì il mercato aurifero si muove leggermente al rialzo, i future dell’oro sul Comex guadagnano 10 centesimi l’oncia per attestarsi si quota 1229.40$ l’oncia. Il ferro perde 80 centesimo ovvero l’1% ed é scambiato a 78.89$ a tonnellata. Questa mattina il metallo giallo si stabilizza in prossimità dei 1230$ l’oncia, registrando lievi guadagni sul retro delle odierne dichiarazioni Fed. Ricordiamo come nella giornata di oggi, la Federal Reserve rilascerà le proprie dichiarazioni relative ad un possibile incremento dei tassi d’interesse statunitensi, tuttavia la banca potrebbe anche decidere di mantenere i suddetto tassi ai livelli attuali ancora per un pó. L’esito dell’ultima riunione Fed, riunione di due giorni che si concluderà nella giornata di oggi, potrebbe anche mostrare la fine del programma di ridimensionamento, programma che é stato ampiamente supportato dalla ripresa economica statunitense. Concludendo, segnaliamo come la scelta di mantenere i tassi di interesse agli attuali livelli per un periodo più lungo del previsto potrebbe supportare mercati come quello aurifero. I future dell’oro degli Stati Uniti rimangono quasi invariati e si attestano su quota 1,229.30$ l’oncia.