Mercoledì, nel corso della sessione asiatica, i future sul petrolio greggio Brent e WTI si muovono in ribasso; le prese di beneficio e il clima di
A esercitare un’ulteriore pressione sul mercato del greggio – denominato in dollari – ha contribuito il rafforzamento del biglietto verde, ma il fattore determinante si cela nel rapporto settimanale sulle scorte dell’Istituto Americano per il Petrolio (API), che segnala un incremento superiore alle aspettative.
Secondo l’API, infatti, la scorsa settimana le riserve di greggio statunitense sarebbero aumentate di ben 6,2 milioni di barili per un totale pari a 536,6 milioni, a fronte di un incremento pari a 1,9 milioni di barili previsto dai trader.
Unica nota positiva il calo di 1,93 milioni di barili segnalato a Cushing, il centro di consegna in Oklahoma, a controbilanciare in qualche modo l’incremento pari a 0,620 milioni di barili segnalato la scorsa settimana.
Mercoledì l’Agenzia di Informazione sull’Energia USA (EIA) pubblicherà il rapporto sulle scorte per la settimana conclusasi l’8 aprile. Si prevede un incremento di scorte pari a 1,85 milioni di barili, contro una flessione di 4,94 milioni di barili registrare la settimana precedente.
Martedì, al diffondersi della notizia secondo la quale Russia e Arabia Saudita avrebbe raggiunto un accordo per il congelamento dei livelli di produzione in vista della riunione di domenica, il mercato del greggio si è mosso in netto rialzo. Gli investitori ora aspettano di vedere se altri membri dell’Opec o altri paesi produttori riusciranno a raggiungere un accordo alla riunione che si terrà il 17 aprile a Doha.
Secondo le previsioni a breve termine diffuse martedì dalla EIA, nel 2017 la produzione di greggio negli Stati Uniti dovrebbe scendere di 560.000 barili al giorno attestandosi a 8,04 milioni di barili, mentre la domanda dovrebbe salire di 190.000 milioni di piedi cubi. Quest’anno la domanda globale di petrolio salirà di 1,16 milioni di barili al giorno, con un incremento di 10.000 barili rispetto alle stime precedenti.
L’agenzia ha anche rivisto al rialzo le stima sulla crescita della domanda per il 2017, aumentandola di 120.000 barili al giorno, per un totale di 1,33 milioni di barili.
Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, nel primo trimestre in Cina le importazione di petrolio sono salite del 13,4% rispetto all’anno precedente secondo i dardi, mentre quelle di prodotti petroliferi sono scese dell’1,9%.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.