Per la prima volta dallo scorso dicembre i future sul petrolio greggio con scadenza a giugno superano la soglia psicologica dei 60$: il momentum si è
Per la prima volta dallo scorso dicembre i future sul petrolio greggio con scadenza a giugno superano la soglia psicologica dei 60$: il momentum si è rivelata sufficiente per innescare un rialzo del 2%. I trader non hanno una spiegazione specifica che giustifichi un rally di queste proporzioni, sostengono però che il mercato avrebbe reagito alle affermazioni del Ministro del Petrolio Saudita Al-Naimi secondo il quale i prezzi del petrolio non sono sono stabiliti dall’OPEC né da nessun altro, ma “sono nelle mani di Allah”.
Altri fattori potrebbero aver contribuito al rally: tra questi citiamo le proteste in Libia che hanno portato alla chiusura di uno dei principali centri di esportazione di petrolio del paese
Secondo le previsioni, il rapporto dell’American Petroleum Institute (API) atteso in giornata indicherà, per la settimana conclusasi venerdì 1 maggio, un incremento delle scorte di petrolio pari a 1 milione di barili. Il rapporto sulle scorte di domani dell’Agenzia di Informazione sull’Energia dovrebbe invece indicare un incremento pari a 0,7 milioni di barili.
Su Comex i future sull’oro con scadenza a giugno si muovono in rialzo in scia al calo del dollaro USA. Il movimento è stato provocato dal recupero di differenti valute in seguito ai recenti ribassi dell’euro e del dollaro australiano.
La coppia EUR/USD e GBP/USD, favorita dal calo del dollaro e dal rafforzamento di euro e sterlina britannica, recuperano terreno dopo un’ondata di vendite della durata di diversi giorni.
In seguito alla bilancia commerciale nel mese di marzo che indica un deficit di 51,4 miliardi, un dato al di sopra delle aspettative e ai massimi dal 2008, il dollaro USA cede terreno. Il dato del mese di febbraio è stato rivisto leggermente in rialzo, da 35,4 miliardi a 35,9 miliardi di euro.
La misura della variazione del deficit della bilancia commerciale molto probabilmente significa che le stime del primo trimestre del Pil saranno riviste al ribasso. Alcuni economisti credono che l’economia USA nel primo trimestre potrebbe aver registrato una leggera flessione.
Nel mese di aprile l’indice ISM del settore non manifatturiero supera le aspettative, attestandosi a 57,8 contro il 56,3 previsto e contro il 56,5 del mese di marzo. Questo dato positivo potrebbe preludere un rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo – in uscita venerdì – piuttosto positivo.
Per quanto riguarda invece le notizie negative, nel mese di aprile il dato definitivo sull’indice dei responsabili degli acquisti Markit per il terziario scivola al 57,4. Si tratta di una revisione al ribasso rispetto alla stima preliminare pari a 57,8 e rispetto al 59,2 registrato nel mese di marzo.
Nonostante i dati misti, i trader sono convinti che entro le prossime tre/cinque riunioni la Federal Reserve aumentare i tassi di interesse. I dati sull’occupazione di venerdì potrebbero già indurre Fed verso un incremento nel mese di giugno.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.