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Il Gas Naturale Si Muove Nuovamente Al Ribasso Sul retro Di Una Carente Domanda Di Cherosene

Da
Barry Norman
Pubblicato: Dec 4, 2014, 16:25 GMT+00:00

Questa mattina il greggio WTI si muove al rialzo guadagnando 44 centesimi mentre il Brent posta un rialzo di 51 centesimi ed è scambiato a 70,47$. Detto

Il Gas Naturale Si Muove Nuovamente Al Ribasso Sul retro Di Una Carente Domanda Di Cherosene

Questa mattina il greggio WTI si muove al rialzo guadagnando 44 centesimi mentre il Brent posta un rialzo di 51 centesimi ed è scambiato a 70,47$. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come, nonostante i lievi rincari, il mercato energetico rimanga piuttosto debole a causa di un dollaro statunitense in continua ascesa. Inoltre, nella sessione odierna, il mercato del greggio verrà oscurato dalle dichiarazioni della BCE, ma torneremo presto a parlare dei combustibili e dei possibili effetti che i prezzi del WTI e del Brent potrebbero avere sul PIL e sull’inflazione. i prezzi del greggio hanno mostrato una forte instabilità soprattutto nel mercato statunitense dove il WTI apre postando un guadagno dell’1,2% e chiude la sessione con un incremento dello 0,75% per attestarsi su quota 67,40$ al barile. Contrariamente, il Brent, restituisce buona parte dei guadagni iniziali perdendo lo 0,9% e raggiungendo quota 70,30$ al barile. Lo spread tra i due combustibili si attesta leggermente al di sopra dei 2$.

Il rapporto settimanale EIA ha mostrato come la scorsa settimana le scorte di greggio siano diminuite di 3,7 milioni di barili, i mercati avevano previsto un lieve incremento.  Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come gli analisti avevano previsto un incremento di 1,3 milioni di barili. Dopo il rilascio dei suddetti dati i future del greggio statunitense  CLc1 hanno restituito parte dei guadagni iniziali. Le scorte di benzina sono aumentate di 2,1 milioni di barili, contro l’incremento di 1 milione di barili stimato da un sondaggio di Reuter. Inoltre, i dati EIA hanno mostrato come le scorte dei distillati, che includono diesel e cherosene, abbiano riportato un incremento di 3 milioni di barili contro  un calo di 180.000 barili precedentemente stimato.

Ricordiamo come i mercati del greggio abbiano registrato una forte volatilità sul retro della decisione presa dall’Opec di non tagliare i livelli di produzione, decisione che ha portato ad un calo del 40% rispetto ai massimi di giugno. Nuove speculazioni sostengono che l’assenza di forti numeri economici, di una domanda significativa e di contrasti geopolitici possa spingere i prezzi del greggio verso nuovi minimi.

Questa mattina il mercato del gas naturale si muove al ribasso; il combustibile è scambiato a 3.790$, tuttavia, ricordiamo come nella giornata odierna verrò rilasciato il rapporto d’inventario EIA. Mercoledì i future del gas naturale postano un calo del 2% sul retro di previsioni meteorologiche che vedono temperature al di sopra della media stagionale anche nelle prossime settimane. La mossa posta il quarto calo consecutivo. A tale proposito, ricordiamo come nelle sessioni precedenti il combustibile abbia registrato un calo dell’11%. In un simile scenario, i future del gas naturale sul Mercantile Exchange di New York chiudono con un ribasso di 6,9 centesimi per attestarsi su quota 3,805$ per milione di unità termiche britanniche, i minimi da ottobre.

Il ribasso postato dal combustibile negli ultimi quattro giorni ha registrato il più grande calo mensile dallo scorso febbraio e la più lunga serie di ribassi da metà ottobre.

Per le prossime due settimane, le previsioni meteorologiche mostrano temperature al di sopra della media stagionale in tutti e 48 i paesi degli Stati Uniti con soli 324  heating degree days (gradi di riscaldamento giornalieri). Stando a quanto riportato da Bloomberg e dal Commodity Weather, le temperature rimarranno al di sopra della media anche nella settimana compresa tra il 7 e il 16 dicembre pertanto non escludiamo la possibilità di assistere ad un ulteriore ribasso del combustibile.

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