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Il Dollaro USA In Ribasso In Seguito Al Debole Rapporto Sull’Occupazione Di Venerdì

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Nov 11, 2014, 02:00 GMT+00:00

Lunedì il dollaro USA ha perso terreno contro euro e sterlina britannica per il secondo giorno consecutivo, reagendo negativamente al deludente rapporto

Il Dollaro USA In Ribasso In Seguito Al Debole Rapporto Sull’Occupazione Di Venerdì

Lunedì il dollaro USA ha perso terreno contro euro e sterlina britannica per il secondo giorno consecutivo, reagendo negativamente al deludente rapporto sulle buste paga del settore non agricolo per il mese di ottobre. I trader avevano basato le proprie scelte stimando un incremento di 229.000 nuovi posti di lavoro ma il dato reale si è fermato 214.000. In questo contesto aumenta il clima di preoccupazione attorno alla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse.
Il dollaro USA potrebbe rimanere un mercato rialzista, ma i grafici indicano che si avvicina una correzione mentre i trader probabilmente continueranno a ridurre gli investimenti legati alle aspettative di un aumento dei tassi interesse.

Oggi è una giornata piuttosto povera in termini di rapporti economici e domani negli USA è un giorno festivo per cui si prevede un basso volume di scambi. Mercoledì sarà una giornata centrale per la coppia GBP/USD. Il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney terrà un discorso poco prima della pubblicazione del rapporto sull’inflazione della BoE. Venerdì, Germania e Francia pubblicheranno i dati preliminari sul proprio Pil.
A chiudere la settimana saranno i dati sulle vendite al dettaglio USA e i dati preliminari dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori.

I futures sul Comex Gold per il mese di dicembre non hanno dato seguito al rally di copertura short di venerdì. La correzione potrebbe portare i prezzi a $ 1154,70, mentre il mercato attualmente è a quota $ 1165,90.

I prossimi saranno giorni critici per il mercato dell’oro perché l’andamento dei prezzi di venerdì potrebbe aver mandato un segnale agli investitori riguardo al fatto che importanti fondi sono usciti stanno uscendo o chiudendo le proprie posizioni in oro. L’evento principale dietro questa inversione di sentiment è l’incertezza riguardo la forza dell’economia e sulla tempistica della Fed.

Il petrolio greggio per il mese di dicembre oggi rimaste inizialmente invariato andando poi in leggero rialzo, dopo il quarto giorno consecutivo in fase di consolidamento, dopo il picco della scorsa settimana a $ 75,84. L’ondata di vendite è stata provocata dal taglio dei prezzi ai consumatori statunitensi da parte dell’Arabia Saudita.

L’Arabia Saudita ha dichiarato pubblicamente che il prezzo $ 80 al barile non costituisce un problema, ma questo potrebbe non valere per gli altri membri dell’Opec. I prezzi del greggio dovrebbe rimanere fra gli 80 e $ 100 per poter coprire le proprie esigenze di bilancio, perciò potete aspettarvi un aumento di volatilità e forse l’annuncio di un taglio della produzione qualora i prezzi scendessero a $ 70 il barile.
L’Opec si riunirà il 27 novembre. Sarà un evento importante perché i membri discuteranno di un eventuale taglio della produzione. L’Arabia Saudita, da parte sua, vorrebbe mantenere i prezzi bassi per poter attirare maggiori quote di mercato, dopo aver terreno nei confronti degli Stati Uniti.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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