Lunedì la coppia GBP/USD è sotto pressione; intanto gli investitori rivolgono l'attenzione verso una serie di eventi attesi per questa settimana.
Lunedì la coppia GBP/USD è sotto pressione; intanto gli investitori rivolgono l’attenzione verso una serie di eventi attesi per questa settimana. Mercoledì 17 settembre il Comitato Federale per il Mercato Aperto della Federal Reserve rilascerà la sua dichiarazione ufficiale di politica monetaria. Molti investitori credono che, a causa del rafforzamento dell’economia Usa, la banca centrale potrebbe modificare leggermente il tono dell’annuncio, accennando eventualmente a un rialzo anticipato dei tassi d’interesse.
Anche la coppia EUR/USD si muove al ribasso, spinta dalle preoccupazioni riguardo all’annuncio della Fed. Tutti gli indizi lasciano pensare che la Fed potrebbe modificare l’espressione “un tempo considerevole” usata nei precedenti annunci, e la maggior parte degli investitori crede che potrebbe fare riferimento a un aumento dei tassi di interesse entro metà 2015.
La Fed potrebbe anche non sbilanciarsi, e questo sarebbe favorevole all’euro. La banca centrale potrebbe magari cambiare una parola o due, il minimo per far intendere un qualche orientamento verso l’aumento del tasso di interesse: l’effetto sulla coppia EUR/USD potrebbe essere estremamente ribassista. Difficilmente invece la Fed eliminerà completamente ogni riferimento al tema, del momento che rischierebbe di creare i presupposti per una estrema volatilità sui mercati.
Cambiando argomento, nel mese di luglio il surplus della bilancia commerciale dell’eurozona si è allargato, nonostante una contrazione delle esportazioni (secondo i dati aggiustati su base stagionale). Nel corso del fine settimana, i report dalla Cina indicano per il mese di agosto la crescita industriale più debole produzione dalla fine del 2008. Infine, negli Usa l’Indice Empire State per il mese di settembre (un indicatore economico regionale) è salito al 27,5, contro aspettative per un 16,0.
Al Comex, in seguito alla pubblicazione dell’indice Empire State, i futures sull’oro per il mese di dicembre hanno perso leggermente terreno. Le condizioni di ipervenduto e la quadratura delle posizioni in vista delle dichiarazioni della Fed di mercoledì e del referendum di giovedì per l’indipendenza della Scozia hanno contribuito a un’inversione rialzista dei prezzi. Gli acquisti a scopo speculativo e le azioni di copertura short seguite oggi alla diffusione di notizie sulla violazione del cessate il fuoco fra Russia e Ucraina hanno contribuito a rafforzare l’oro.
L’interesse sulle posizioni long speculative sulle materie prime ha spinto i prezzi al ribasso, creando delle condizioni estreme di ipervenduto, e predisponendo il mercato a un massiccio “short squeeze”, un rally di copertura short.
La scorsa settimana i futures sul petrolio greggio per il mese di novembre hanno perforato il minimo a 89,56 $. Questo potrebbe portare al raggiungimento di un livello di fondo tecnico a causa delle condizioni estreme di ipervenduto, o acquisti speculativi collegati ad una imminente azione militare da parte degli Stati Uniti e della colazione di forze contro il gruppo armato ISIS. La notizia potrebbe provocare un rally di copertura short di breve termine, ma niente di più, a meno che non abbia un effetto diretto sulle riserve di petrolio greggio nella regione. In questo momento la più grande fonte di preoccupazione per i trader rimane come trattare l’eccesso di scorte e la mancanza di domanda di petrolio.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.