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Il Calo Atteso della Domanda Preme sul Petrolio Greggio

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Oct 15, 2014, 02:30 GMT+00:00

Martedì i futures sul petrolio greggio per il mese di dicembre continuano a muoversi al ribasso dopo che l'Agenzia Internazionale dell'Energia ha tagliato

Il Calo Atteso della Domanda Preme sul Petrolio Greggio

Martedì i futures sul petrolio greggio per il mese di dicembre continuano a muoversi al ribasso dopo che l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha tagliato le previsioni per la crescita della domanda di petrolio per il 2014 e per il 2015. Le previsioni indicano , per il 2014, una crescita della domanda di 200.000 barili al giorno, per un valore complessivo di 700.000 barili al giorno, il minimo degli ultimi cinque anni.

La debolezza dell’euro e della sterlina britannica ha contribuito a spingere il dollaro USA, che a sua volta è pesato sui Comex Gold per il mese di dicembre; anche la ripresa dei mercati azionari ha contribuito a pesare sui prezzi dell’oro, mentre l’incertezza economica dell’eurozona potrebbe aver sostenuto il mercato.

Anche la coppia EUR/USD è stata sotto pressione a causa dei dati economici deboli sull’eurozona. Il crollo della fiducia delle imprese in Germania ha sorpreso i mercati; l’indice ZEW di fiducia economica in Germania è sceso del 10,5 punti nel mese di ottobre e ora si attesta -3,6 punti. La media di lungo termine è 24,5, per cui attuale dato è ribassista. L’indice è sceso per la 10ª volta consecutiva, ma per la prima volta dal novembre 2012 si sia muove su terreno negativo.

Gli esperti stimano che nel medio termine lo ZEW continuerà a scendere. I fattori che contribuiscono alla debolezza includono le tensioni a livello geopolitico, gli sviluppi economici deboli dell’eurozona, i deboli dati sugli ordinativi in arrivo, la produzione industriale e le esportazioni. Anche la Germania ha tagliato le previsioni di crescita del Pil per quest’anno e per il 2015 e il governo tedesco ora prevede un calo della crescita dall’1,8% all’1,2% nel 2014 e dal 2% all’1,8% nel 2015.

Anche i dati sull’inflazione per il mese di settembre in Francia, Italia e Spagna sono peggiori delle aspettative, ed esercitano inoltre una pressione sull’euro. La produzione industriale dell’eurozona ha registrato una flessione peggiore del previsto. In base al rapporto, la produzione sarebbe scesa dell’ 1,8% contro delle stime che indicavano un -1,5%.

GBP/USD è scesa in seguito alla pubblicazione da parte del governo britannico dei deludenti dati sull’inflazione. L’indice dei prezzi al consumo in Gran Bretagna si è fermato all’1,2%, dato inferiore alle previsioni dell’1,4%, e appena sopra al minimo del settembre 2009. I dati economici deboli suggeriscono che la Banca Inghilterra probabilmente rimanderà l’aumento dei tassi di interesse.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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