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I Venditori Prendono il Controllo e Spingono EUR/USD Verso la Parità

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Mar 12, 2015, 01:56 GMT+00:00

Mercoledì, sotto il peso di venditori short sempre più numerosi, la coppia EUR/USD continua a perdere supporto. Il fatto che il mercato scenda così

I Venditori Prendono il Controllo e Spingono EUR/USD Verso la Parità

Mercoledì, sotto il peso di venditori short sempre più numerosi, la coppia EUR/USD continua a perdere supporto. Il fatto che il mercato scenda così facilmente fa pensare che gli investitori abbiano smesso di difendere e che abbiano deciso di lasciare che raggiunga spontaneamente il livello di equilibrio.

A spingere l’euro in ribasso sono le scelte di politica monetaria della Banca Centrale Europea, a suo agio con bassi tassi di interesse e misure di stimolo e senza nessuna fretta di difendere la propria valuta contro il dollaro USA o contro le altre valute come la sterlina britannica.

Il secondo fattore a incidere è il fatto che la Federal Reserve aumenterà i tassi di interesse presumibilmente già da metà anno. Sono in molti infatti a credere che la prossima settimana, nel testo dell’annuncio di politica monetaria, la Fed rinuncerà a ricorrere all’invito alla “pazienza”; potrebbe essere questo il segnale che indica un aumento dei tassi già partire dal mese di giugno.

La coppia GBP/ USD mercoledì perde terreno in scia ai dati deludenti sul settore manifatturiero in GB. Il rapporto indica nel mese di gennaio un incremento su base annua pari solamente all’1,9%, dopo un +2,6% registrato nel mese di dicembre.

In giornata è attesa la stima sul Pilo dell’Istituto Nazionale di Ricerca Economica e Sociale. Il membro del Comitato di Politica Monetaria della Banca d’Inghilterra Martin Weale terrà un discorso in chiusura di sessione che potrebbe provocare una qualche aumento di volatilità.

Giovedì i trader avranno la possibilità di reagire gli ultimi dati sulla bilancia commerciale per il mese di gennaio e a un discorso del Governatore della Banca d’Inghilterra Marco Carney.

Su Comex il dollaro forte continua a premere sui future sull’oro con scadenza ad aprile. A farsi sentire maggiormente è la pressione delle vendite dall’estero; il momentum ribassista creato dal movimento suggerisce che il mercato si sta dirigendo verso quota 1143,40$ e nel breve termine, forse, 1132,10$.

Sul mercato del petrolio greggio il supporto sembra indebolirsi. Il rapporto settimanale su domanda e offerta dell’Agenzia di Informazione sull’Energia USA, pubblicato oggi, non è stato d’aiuto, indicando un incremento di 4,512 milioni di barili nella settimana conclusasi il 6 marzo, sostanzialmente in linea con le previsioni dei trader.

Oltre all’aumento dell’offerta, a pesare sul mercato anche il calo di domanda dovuto all’avvio delle opere di manutenzione delle raffinerie e il calo di domanda di gasolio per il riscaldamento e di diesel.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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