Wall Street è tornata a crescere nel corso dell’ultima sessione dopo la brusca flessione patita in apertura. L’iniziale ondata di vendite è scattata a
In vista dell’audizione della prossima settimana da parte del presidente Fed Janet Yellen davanti ai legislatori e nel momento in cui i trader paiono pronti a scommettere che il rialzo dei tassi d’interesse si verificherà nel luglio 2015, il dollaro sembra pronto a far registrare la peggiore contrazione settimanale nei confronti dello yen degli ultimi 3 mesi. La banconota verde è scambiata a 80,16, costretta a cedere tutti i guadagni conseguiti grazie all’ottimo rapporto sull’occupazione della scorsa settimana. Sono stati invece meno di quelli inizialmente preconizzati dalle stime gli americani che la scorsa settimana hanno compilato i moduli per godere dei sussidi alla disoccupazione, segno che il mercato del lavoro continua a rafforzarsi. Secondo un rapporto del dipartimento del Lavoro, le richieste sono infatti calate di 11mila unità per far registrare 304mila domande complessive nella settimana conclusasi il 5 luglio: si tratta della migliore performance dell’ultimo mese.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, per compensare il taglio delle imposte annunciato lo scorso mese il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy dovrà escogitare altre misure che facciano lievitare le entrate dello Stato. Frattanto, le difficoltà bancarie del Portogallo hanno indotto i trader a fare incetta di beni-rifugio. L’euro si è così deprezzato per essere scambiato a quota 1,3602.
La sterlina britannica viaggia in calo a quota 1,7133 a seguito della riunione della Banca d’Inghilterra e del calo della produzione industriale del Regno Unito. Come previsto, la banca centrale ha lasciato invariati tassi e politica monetaria. La bilancia commerciale britannica ha registrato un deficit di 9,2 miliardi di sterlina a maggio, in aumento dagli 8,9 miliardi del mese precedente.
Stamane, nel corso della sessione asiatica, lo yen nipponico viaggia al rialzo nei confronti di euro (137,70) e di dollaro (101,22). Ieri la divisa nipponica si era già mossa in territorio positivo, apprezzandosi dello 0,3%, grazie all’avversione al rischio presente nei mercati che ha alimentato la domanda per le valute dal basso rendimento. Il dollaro australiano è invece in calo, scambiato a quota 0,9393, mentre anche il kiwi ha ceduto parte dei più recenti guadagni, scambiato a quota 0,8814.