Mercoledì il mercato aurifero si muove in ribasso perdendo 2.00$ nella sessione asiatica ed è scambiato a 1285.20$. La suddetta mossa ribassista rimane
I mercati statunitensi chiudono in ribasso a seguito di un forte calo del prezzo del greggio che, congiuntamente all’annuncio relativo alla politica monetaria della Fed, posta i minimi degli ultimi sei anni. I prezzi dell’oro si muovo in ribasso durante la notte poiché la Banca Centrale degli Stati Uniti ha ribadito di voler aumentare gradualmente i tassi di interesse già dalla seconda metà dell’anno.
La Federal Reserve rimane ottimista nei confronti dell’economia nazionale sottolineando la “solida” crescita e i “forti” guadagni del lavoro. I funzionari della banca centrale hanno ripetuto che l’inflazione potrebbe raggiungere il target del 2% e che la Federal Reserve potrebbe mostrarsi piuttosto “paziente” nel restringere la politica monetaria.
Dopo l’incontro tenutosi mercoledì a Washington il Comitato Federale del Mercato Aperto ha definito la ripresa economica del paese “solida” mostrando così un netto miglioramento rispetto alla “moderata” performance di dicembre. Nella sua valutazione relativa ai guadagni del lavoro il Comitato sostituisce il termine “forte” con “solido” mostrandosi intenzionato ad osservare attentamente le letture sugli sviluppi internazionali al fine di comprendere al meglio la tempistica necessaria all’aumento dei tassi di riferimento, ancora vicini allo zero. Tutti e 10 i membri votanti del FOMC hanno supportato le suddette dichiarazioni segnando la prima decisione unanime dallo scorso giugno.
Stando a quanto riferito da Bloomberg Business, dal loro ultimo incontro i funzionari della Federal Reserve hanno constatato che, nel terzo trimestre, la più grande economia mondiale è cresciuta a un ritmo annuo del 5%, i massimi dal 2003. Stando ad un sondaggio effettuato da alcuni economisti di Bloomberg, il rapporto di venerdì potrebbe mostrare una crescita del 3,1% nell’ultimo trimestre del 2014, un numero sicuramente superiore alla madia post-recessione del 2,2%.
Per quanto riguarda le altre notizie sul mercato dei metalli preziosi, nel 2015 la Cina potrebbe tagliare il suo obiettivo di crescita al 7%, i minimi degli ultimi 11 anni. I politici cercano di gestire il rallentamento della crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro, inoltre, portano avanti riforme volte a guidare l’economia nazionale attraverso le forze del mercato.
Il primo ministro greco Alexis Tsipras, appartenente allo schieramento di sinistra, lancia una sfida ai creditori internazionali per fermare i piani di privatizzazione concordati con il piano di salvataggio del paese, inducendo un terzo giorno di pesanti perdite sui mercati finanziari.
Le partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, postano un incremento dell’1,3%.
Questa mattina il rame si muove al ribasso stabilizzandosi in prossimità dei minimi degli ultimi sei anni poiché il rallentamento della crescita economica cinese riduce inevitabilmente la domanda. il metallo rosso è scambiato a 2,459$. I metalli industriali continuano ad essere sottoposti ad una forte pressione, pressione avviata ad inizio anno. Ricordiamo come diversi fattori abbiano contribuito ad influenzare l’andamento dei metalli, tra questi, ci sembra opportuno segnalare la revisione in ribasso della crescita globale stimata al Fondo monetario internazionale (FMI), il rallentamento della crescita economica cinese e il forte tumulto dei mercati petroliferi che ha alimentato le preoccupazioni riguardanti una possibile deflazione.