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I Trader Dell’Oro Assistono Al Rally Più Significativo Dal Mese Di Gennaio

Da
Barry Norman
Aggiornato: May 18, 2015, 18:53 GMT+00:00

Questa mattina il mercato aurifero rimane invariato poiché a seguito del forte rally registrato verso la fine della scorsa settimana dai metalli preziosi

I Trader Dell’Oro Assistono Al Rally Più Significativo Dal Mese Di Gennaio
I Trader Dell’Oro Assistono Al Rally Più Significativo Dal Mese Di Gennaio

Questa mattina il mercato aurifero rimane invariato poiché a seguito del forte rally registrato verso la fine della scorsa settimana dai metalli preziosi i trader rimangono in disparte. L’oro posta un calo di 1,90$ per attestarsi su quota 1223,40$. I prezzi continuano ad oscillare tra piccoli guadagni e altrettante perdite. Negli ultimi minuti della sessione di venerdì i future dell’oro si muovono in rialzo postando un guadagno settimanale di oltre il 3%. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come i prezzi del prezioso siano supportati da un dollaro statunitense in ribasso sulla scia degli ultimi dati economici mostrati dal paese, scenario che ha spinto i trader ad investire nel metallo. “Una crescita mondiale dettata da stimoli monetari a livello globale e un “decollo” dei tassi di interesse Fed, previsto per quest’anno, potrebbero esercitare ulteriori pressioni sui pressi del prezioso”. Altri metalli riflettono l’azione dell’oro; l’argento guadagna 49 punti per attestarsi su quota 17,612$ mentre il platino posta un live calo ed è scambiato a 1.167,45$.

Venerdì, i dati economici statunitensi relativi all’indice manifatturiero nella stato di New York hanno mostrato numeri più deboli del previsto. Nel mese di aprile la produzione industriale riporta un calo dello 0,3% mentre, a maggio, la fiducia dei consumatori posta i minimi degli ultimi sette mesi.  Naeem Aslam, capo analista di mercato presso AvaTrade ha mostrato come “I dati economici relativi a questo  trimestre siano stati piuttosto deludenti, scenario che ha spinto il dollaro statunitense in ribasso innescando un rovescio della medaglia”

Naeem Aslam aggiunge: “Se i funzionari della Federal Reserve non riacquisteranno fiducia nei confronti dei dati economici la possibilità di assistere ad un imminente innalzamento dei tassi di interesse diventa sempre più remota. La mancanza di un innalzamento dei tassi d’interesse potrebbe spingere la Fed a mantenere la sua politica accomodante favorendo un ulteriore rialzo dell’oro.”

I money manager che hanno accumulato lingotti a ritmi nettamente superiori a quelli registrati da più di un mese sono stati premiati con il rally più significativo dal mese di gennaio. Il calo della fiducia dei consumatori e i deboli numeri della produzione di fabbrica hanno spinto il dollaro statunitense in ribasso per la quinta settimana consecutiva, postando il più lungo ribasso dal 2013.

L’oro, è ancora considerato dai trader come valuta alternativa o copertura contro l’inflazione. I segni di un rallentamento della crescita economica potrebbero indurre la Federal Reserve a posticipare l’innalzamento dei tassi di interesse aumentando così la possibilità di assistere ad un aumento dell’inflazione. Ricordiamo come tassi d’interesse in prossimità dei minimi storici incrementino l’appeal del lingotto, metallo che, a differenza di beni concorrenti come nuovi titoli, non paga interessi.

La Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti ha mostrato come, il 12 maggio, le posizioni speculative nette long siano aumentate del 14% nel mercato dei future e in quello delle opzioni raggiungendo quota 36,150. I dati mostrano il terzo rialzo delle ultime 4 settimane registrando il guadagno più significativo dal 7 aprile. La scorsa settimana i prodotti negoziati in borsa supportati dall’oro hanno visto un afflusso di oltre 1,7 miliardi di dollari, il più grande rincaro degli ultimi 4 mesi. Stando a quanto riportato da Bloomberg, gli analisti ritengono che i funzionari della Federal Reserve ridurranno le loro previsioni di crescita nella riunione prevista per il prossimo mese. A tale proposito ci sembra opportuno segnalare come, nella riunione di aprile, i funzionari della Fed abbiano definito “transitorio” il rallentamento della crescita economica, spingendo i prezzi del lingotto in ribasso per il terzo mese consecutivo. Tuttavia, nel mese di maggio, il metallo giallo posta un rimbalzo di quasi il 4% poiché l’instabilità della crescita economica ha sfidato l’opinione della Federal Reserve alimentando così le speculazioni che vedono l’istituto di credito mantenere i tassi di interesse in prossimità degli attuali livelli per un tempo più lungo di quanto precedentemente stimato.

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