Pubblicita'
Pubblicita'

I Trader Del Greggio Attendono L’Inventario EIA Dopo Il Declino Mostrato Dall’API

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 11, 2013, 17:47 UTC

Questa mattina il greggio WTI perde pochi pips a seguito del timore innescato nei trader dall'ascesa di ieri, quando il combustibile ha toccato i 98.52$.

I Trader Del Greggio Attendono L’Inventario EIA Dopo Il Declino Mostrato Dall’API

American-Petroleum-Institute
Questa mattina il greggio WTI perde pochi pips a seguito del timore innescato nei trader dall’ascesa di ieri, quando il combustibile ha toccato i 98.52$. I trader attendono l’odierno rilascio del rapporto EIA nella sessione statunitense. Martedì i prezzi del combustibile si sono mossi al rialzo a forti di un dollaro debole e di una riduzione delle scorte. Stando al rapporto API, la scorsa settimana le scorte di greggio sono diminuite di 7,5 miliardi di barili. I prezzi elevati sono stati supportati dalla TransCanada  che lo scorso lunedì ha iniziato ad immettere greggio nel nuovo oleodotto, infatti ha iniziato ad introdurre i suo 7.00,000 bpd (barili giornalieri)  diminuendo così l’eccesso delle scorte a Cushing e sostenendo i prezzi del combustibile. Dopo aver depositato le tariffe applicate per l’inversione del suo oleodotto Houston-to-Houma secondo la normativa federale, la Royal Dutch Shell si prepara per la spedizione di greggio in eccesso dal Texas alla Louisiana, prevista per martedì. Un portavoce della Shell ha dichiarato che la suddetta linea sarebbe stata operativa entro la fine dell’anno. L’OPEC taglia la produzione di greggio prevista per il prossimo anno sul retro di un’esigenza globale giacché un surplus graverebbe fortemente sui prezzi, infatti, tre grandi porti libici, con una capacità pari  600.000 barili giornalieri, riapriranno e riprenderanno le esportazioni di petrolio il prossimo 15 dicembre. Oggi, i prezzi del greggio sono destinati a muoversi al rialzo grazie ai numeri delle scorte inferiori del previsto. Ieri i prezzi del greggio su  Nymex  hanno guadagnato circa l’,2%. Il Dipartimento dell’Energia statunitense ( EIA ) prevede, per la settimana terminata il 6 dicembre, una riduzione delle scorte di greggio pari a 3.6 milioni di barili, un incremento di quelle di benzina pari a 1,8 milioni di barili e un aumento di 0.9 milioni di barili per il distillato.

Detto questo, il rincaro dei prezzi sarà sostenuto anche da un aumento dei tassi di utilizzo delle raffinerie e da un incremento settimanale del consumo di carburante statunitense così come dal calo della produzione OPEC che raggiunge i minimi da maggio del 2011. Tuttavia, la mossa al rialzo verrà limitata dai deboli sentimenti di mercato e da un dollaro forte. Questa mattia il Brent perde 28 cent. ed è negoziato a 109.39 riducendo lo spread tra i due combustibili a 11.00$. Martedì il leader del movimento richiedente l’autonomia della regione Cirenaica orientale della Libia, ha dichiarato che il Paese potrebbe riprendere le esportazioni di petrolio domenica solo se Tripoli soddisferà le loro esigenze, consegnando alla regione una quota di greggio.

Martedì alti funzionari iraniani hanno mostrato come tale processo sia stato già discusso durante gli accordi stretti tra Teheran e le sei potenze mondiali circa la questione nucleare.

A novembre la domanda di greggio dalla Cina è aumentata dell’1,5% rispetto al mese precedente postando i massimi degli ultimi di cinque mesi, grazie alla ripresa di due grandi raffinerie che erano state chiuse per manutenzione, tuttavia tale crescita non riesce a colmare le perdite pertanto la domanda registra i minimi degli ultimi 5 anni.

Questa mattina il gas naturale registra una perdita di pochi pips giacché i trader continuano a trarre profitti dal combustibile negoziato a 4.249$, fuori dal suo recente massimo annuale. Martedì i future del gas naturale statunitense si muovono al rialzo in previsioni di un calo delle temperature negli Stati Uniti pertanto i prezzi odierni dovrebbero rimanere invariati.

Sull'Autore

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'