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I Trader del Forex si Scontrano con i Grandi Eventi di Oggi

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Dec 5, 2013, 19:27 UTC

A seguito dei numerosi dati statunitensi rilasciati nella giornata di ieri, questa mattina i mercati del Foxex hanno gli occhi puntati sul presidente

I Trader del Forex si Scontrano con i Grandi Eventi di Oggi

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I Trader del Forex si Scontrano con i Grandi Eventi di Oggi
A seguito dei numerosi dati statunitensi rilasciati nella giornata di ieri, questa mattina i mercati del Foxex hanno gli occhi puntati sul presidente della BCE, Mario Draghi, e sulla decisione che la Banca Centrale e Europea e la Banca d’Inghilterra prenderanno riguardo ai tassi d’interesse. Nel corso della settimana, i trader potranno anche assistere alla promulgazione dei dati del PIL degli Stati Uniti e al rilascio del rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli, previsto per domani. Dire che i prossimi due giorni saranno particolarmente frenetici per i trader valutari sarebbe limitativo, inoltre, i mercati dovrebbero essere particolarmente voltatili. Questa mattina l’euro guadagna 10 punti ed è scambiato a 1.36$ contro un dollaro al ribasso a seguito del rapporto sui posti di lavoro divulgato ieri dalla ADP che ha mostrato numeri più forti del previsto nel settore privato. Nel mese di novembre l’ADP sull’occupazione nei settori non agricoli raggiunge i 215.000 contro i 184.000 di ottobre, dove aveva già mostrato una propensione al rialzo.

Nel mese si ottobre la bilancia commerciale degli Stati Uniti è diminuita a 40,6 miliardi dollari poiché il Paese continua ad esportare un numero sempre maggiore di prodotti energetici mentre, nel mese di novembre, le vendite delle case in costruzione hanno raggiunto i 444.000  registrando una notevole crescita rispetto ai 354.000 di ottobre. I dati da assorbire sono notevoli. Il Beige Book della Fed ha mostrato i suddetti dati dichiarando che l’economia globale mostra segni di un moderato miglioramento, pertanto, nella giornata di ieri, il dollaro si è mosso al rialzo raggiungendo gli 80.93 ma chiudendo a 80.62 dopo che il Purchasing Managers Index (PMI) dell’Institute for Supply Management (ISM) ha mostrato numeri più deboli del previsto.

Questa mattina, la sterlina britannica è negoziata a 1.6380$ dopo che la rottura degli 1.64$ ha innescato un tecnico e pre-programmato ordine di vendita spingendo la valuta al di sotto del suddetto livello, tuttavia, la moneta britannica rimane ancora forte in previsione dell’odierna riunione della Banca d’Inghilterra. La sterlina perde circa lo 0.1% a seguito dei deboli numeri economici e di un generale calo del sentimento di mercato. Mercoledì la valuta tocca un minimo itra-day a 1.6326 chiudendo a 1.6382. A novembre il PMI del Paese scende a 60 contro i 62.5 di ottobre.

Ieri, lo yen giapponese guadagna lo 0.14% sul retro del debole sentimento di mercato globale causato delle preoccupazioni di un possibile ridimensionamento del programma di alleggerimento quantitativo, che ha incrementato la domanda di una moneta a basso rendimento. Mercoledì, il JPY tocca i massimi intra-day a 101.81$ chiudendo a 102.35$ e questa mattina guadagna 15 punti contro un dollaro statunitense debole poichè gli osservatori dello yen hanno digerito l’enorme programma di stimolo monetario attuato dal l’attuale primo ministro del Giappone, Shinzō Abe, per compensare l’aumento dell’imposta sulle vendite che verrà votata oggi dal Senato. Il budget dello stimolo avviato dal premier Shinzo Abe, per rafforzare l’economia del Paese, ha raggiunto i 18 miliardi di yen. Un funzionari della BOJ ha dichiarato che il dollaro statunitense è stato supportato da uno yen debole, poiché molti cacciatori di occasioni attendevano di entrare nel mercato, pertanto l’attuale trading ha fornito ottime opportunità per regolarizzare le posizioni.

Questa mattina, il dollaro australiano e quello neozelandese si muovono al rialzo supportati da un dollaro statunitense debole. Il dollaro australiano è scambiato a 0.9042$ mentre il kiwi è negoziato a 0.8208; entrambe le valute guadagnano 12 punti.

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