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I Trader Continuano a Reagire all’Annuncio della Fed

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Mar 20, 2015, 01:19 GMT+00:00

Giovedì un forte dollaro USA ha contribuito a tenere sotto pressione i mercati di commodity e di valuta estera; i mercati hanno registrato un'inversione

I Trader Continuano a Reagire all’Annuncio della Fed

Giovedì un forte dollaro USA ha contribuito a tenere sotto pressione i mercati di commodity e di valuta estera; i mercati hanno registrato un’inversione dopo l’imponente reazione di ieri.

Sulla base dell’andamento del prezzo di oggi, sembra che dietro il massiccio rally di mercoledì delle coppie EUR/USD, GBP/USD e dell’oro ci siano azioni di copertura short. In una certa misura potrebbe essere questo ad aver contribuito a sostenere i prezzi del petrolio greggio, anche se questo mercato sembra condizionato dai propri fondamentali.

La reazione di ieri era collegata alla percezione del fatto che l’annuncio della Federal Reserve indicasse un aumento dei tassi posticipato rispetto alle previsioni. L’andamento del prezzo di oggi sembra voler indicare che gli investitori hanno reagito nella maniera sbagliata avendo avuto la possibilità di assimilare l’annuncio della Fed.

L’andamento del prezzo di oggi sembra suggerire che nell’ultimo annuncio la Fed abbia mandato dei segnali contrastanti. Rinunciando a invitare alla “pazienza” ha lasciato intendere che l’era dei tassi vicini allo zero stia per finire. Comunque, abbassando le previsioni sui tasso di dicembre di circa cinquanta punti, il Comitato Federale per il Mercato Aperto ha mandato un segnale accomodante.

Mentre molti investitori si aspettavano che la Fed rinunciasse all’invito ad avere pazienza, l’abbassamento di tassi indica chiaramente che la banca centrale ha guardato al mercato. Il calo sulla previsione dei tassi indica che le aspettative per l’incremento medio sono scese da 1,125% a 0,60%. Basandoci sull’andamento dei prezzi dei mercati dei future sui fond della Fed, i trader hanno spostato il probabile aumento da settembre a ottobre.

Euro, sterlina britannica e oro hanno ricevuto sostegno dalla Fed perché quest’ultima è stata su posizioni molto più accomodanti del previsto. Questo ha prodotto il più forte calo giornaliero del dollaro USA dal 18 marzo 2009. La Fed ha fatto anche riferimento ai timori riguardo la crescita, il mercato del lavoro e le aspettative sul tasso di inflazione. Nel corso della conferenza stampa, il presidente della Fed Janet Yellen non ha escluso un aumento dei tassi dopo aprile sostenendo e che la tempistica sarà dettata dall’andamento dei dati economici.

L’andamento del mercato di giovedì sembra suggerire che siano i trader e non gli investitori a controllare l’azione del prezzo e che forse gli investitori hanno bisogno di un paio di giorni ancora per digerire le notizia. Detto ciò, la volatilità probabilmente controllerà il mercato per un giorno o due fino a che le posizioni sia aggiustate in relazione all’annuncio della fede.

Rimanendo ancora sull’euro, segnaliamo il Targeted LTRO, a 97,8 miliardi, ben al di sotto della stima di 140 miliardi e della lettura dello scorso mese a 129,8 miliardi. L’indice del settore manifatturiero Philly Fed si attesta al di sotto delle delle stime, a 5,0 contro 7,2. Il superindice della Conference Board è anch’essa al di sotto delle stime allo 0,2%.

I future sul petrolio greggio perdono terreno dopo il rally di copertura short di ieri innescato dal dollaro. Sembra che i trader stiano reagendo al rapporto settimanale sulla domanda e l’offerta di ieri dell’agenzia di informazione sull’energia USA per la settimana conclusasi il venti il 13 marzo. Il rapporto, piuttosto ribassista, indica un incremento delle scorte di 9,6 milioni di barili contro la stima per un incremento di 4,0 milioni di barili.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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