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I Prezzi del Petrolio Rimango all’Interno del Range Mentre i Prezzi del Gas Registrano un Ribasso

Da
Barry Norman
Aggiornato: Aug 27, 2014, 18:47 GMT+00:00

Il petrolio greggio questa mattina ha guadagnato 19 centesimi, rimanendo però all'interno del suo range settimanale; il greggio ha prima registrato un

I Prezzi del Petrolio Rimango all’Interno del Range Mentre i Prezzi del Gas Registrano un Ribasso

I Prezzi del Petrolio Rimango all'Interno del Range Mentre i Prezzi del Gas Registrano un Ribasso
Il petrolio greggio questa mattina ha guadagnato 19 centesimi, rimanendo però all’interno del suo range settimanale; il greggio ha prima registrato un rialzo nel corso della sessione asiatica, chiudendo poi la sessione USA in pareggio. Il petrolio Brent questa mattina ha registrato un rialzo di 12 centesimi, seguendo l’andamento del WTI, per attestarsi a 102,81; il West Texas Intermediate si è mosso in prossimità del minimo delle ultime settimane, prima della pubblicazione dei dati sull’offerta che daranno indicazioni sulla forza della domanda di combustibile negli Stati Uniti, il più grande consumatore di petrolio al mondo. A New York i prezzi del petrolio, dopo essere scesi ieri dello 0,3%, oggi sono rimasti pressoché invariati; secondo un’indagine di Bloomberg, che anticipa il rapporto di domani dell’Agenzia per l’Informazione sull’Energia, le scorte di greggio probabilmente registreranno un decremento pari a 1,8 milioni di barili, contro i 360,7 milioni della scorsa settimana. Le scorte, grazie all’aumento della produzione negli USA, sono cresciute ai massimi dal 1990 in questo periodo dell’anno. La produzione libica è invece crollata a causa della perdita di produttività di alcuni stabilimenti, secondo la società statalizzata National Oil Corporation.
Ieri al Nymex, sulla scia di indiscrezioni secondo le quali l’offerta dagli stabilimenti di Cushing Oklahoma crescerà per il quarta settimana consecutiva, i prezzi del greggio sono scesi dello 0,3%; anche la forza del DX esercita una pressione al ribasso sui prezzi. Comunque, il forte ribasso dei prezzi è stato limitato dal timore che i disordini in Libia potessero limitare la produzione di petrolio nel paese; la produzione di greggio in Libia è infatti scesa a 630.000 barili al giorno, dai 656.000 barili al giorno di ieri. Il Parlamento libico, sostituito dopo l’elezione di giugno e riconvocato lunedì, ha nominato come nuovo primo ministro un deputato islamista, gettando il paese nel caos, con due leader e due assemblee rivali, ciascuna delle quali supportata dalle rispettive fazioni armate. Secondo notizie trapelate lunedì dall’esercito, gli Stati Uniti starebbero preparando delle azioni militari per esercitare una pressione sullo Stato Islamico in Siria. L’Iran ha posticipato di tre mesi una conferenza per offrire alle multinazionali la possibilità di sviluppare dei depositi di petrolio, prendendosi il tempo necessario affinché vengano sospese le sanzioni contro il paese. L’Europa ha bisogno di un rafforzamento per la sua strategia energetica e dovrà spendere di più per il gas se vuole garantirsi le riserve necessarie e ridurre la sua dipendenza dalla Russia. Inoltre, dopo che l’Egitto e gli Emirati Arabi Uniti, due volte nell’ultima settimana, hanno segretamente compiuto dei bombardamenti contro i miliziani filo-islamisti che combattono per il controllo di Tripoli, le preoccupazioni legate alle tensioni geopolitiche hanno provocato un forte ribasso dei prezzi.
Dopo i forti rialzi di lunedì, questa mattina il gas naturale ha perso sette punti per attestarsi a 3,971. Lunedì, dopo che i servizi meteorologici hanno previsto un innalzamento delle temperature, anticipando l’arrivo del caldo che potrebbero sostenere la domanda di energia per l’attivazione degli impianti di condizionamento, i futures del gas naturale USA hanno registrato un rialzo superiore al 2%.

I prezzi della benzina continuano a scendere, attestandosi a 2,60. Secondo la media delle stime di otto analisti intervistati da Bloomberg, nella settimana compresa fra il 15 e il 22 agosto le riserve di benzina negli USA sarebbero scese di 1,73 milioni di barili; le scorte di distillato, inclusi petrolio per il riscaldamento e diesel, sono invece previste in calo di 300.000 barili. Negli Usa sta arrivando la stagione dell’esodo, con le vacanze per la giornata del lavoro lunedì prossimo. L’istituto americano del petrolio ha previsto la pubblicazione dei dati separati sull’offerta; il gruppo industriale raccoglie informazioni su base volontaria da operatori di raffinerie, terminali e condutture,e il governo ha disposto che i rapporti siano schedati dalla EIA, la Divisione Statistica del Dipartimento dell’Energia.

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