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I Prezzi Del Greggio Divergono In Asia

Da
Barry Norman
Aggiornato: May 26, 2015, 13:59 GMT+00:00

I prezzi del greggio divergono nella sessione asiatica, infatti, il WTI guadagna 8 centesimi ed è scambiato a 59,80$ mentre il Brent perde 40 centesimi

I Prezzi Del Greggio Divergono In Asia

I Prezzi Del Greggio Divergono In Asia
I prezzi del greggio divergono nella sessione asiatica, infatti, il WTI guadagna 8 centesimi ed è scambiato a 59,80$ mentre il Brent perde 40 centesimi per attestarsi su quota 65,48$. Lunedì i future del greggio si muovono in rialzo sulla scia di una domanda globale piuttosto stabile che oscura la forza del dollaro. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come il Giorno della Memoria, celebrato negli Stati Uniti, abbia limitato il trading anche in Europa. Stando a quanto riportato dagli analisti, nella sessione asiatica i prezzi del greggio sono negoziati su una nota mista poiché i trader attendono i rilascio dei nuovi dati economici statunitensi che potrebbero fornire maggiori indizi sulla domanda dei più grandi consumatori mondiali di greggio, tuttavia, la forza del dollaro statunitense continua a limitare i guadagni. Gli analisti sostengono, inoltre, che gli investitori stiano attendendo il rilascio del rapporto sugli ordini dei beni durevoli statunitensi relativi al mese di aprire, rapporto previsto per martedì, e la seconda lettura del PIL del primo trimestre, prevista per venerdì.

Il mercato attira il supporto dei dati che indicano una forte domanda in tutta l’Asia e negli Stati Uniti. Gli unici dati rilasciati lunedì, infatti, riguardavano il Giappone che, stando a quanto riportato dal ministro delle finanze, ha mostrato un incremento del 9,1% delle importazioni sdoganate di greggio raggiungendo i 3,62 milioni di barili giornalieri nel mese di aprile.

In Cina, le importazioni di greggio postato nuovi record raggiungendo i 7,4 milioni di barili giornalieri nel mese di aprile. Inoltre, i forti numeri relativi alle vendite di automobili contrastano il rallentamento economico della nazione.

Ricordiamo, inoltre, come Il Giorno della Memoria celebrato negli Stati Uniti, abbia aperto la stagione estiva che vede numerosi guidatori mettersi in marcia, infatti, l’American Automobile Association prevede che, nel lungo week end, il numero dei guidatori sulle strade statunitensi posti i massimi degli ultimi 10 anni. Il dollaro rimane in prossimità dei massimi degli ultimi sue mesi contro l’euro e lo yen, postando nuovi record contro un paniere di valute. A tale proposito, ci sembra opportuno ricordare come un dollaro forte influenzi negativamente il mercato del greggio, rendendolo meno attraente agli occhi dei trader detentori di altre valute. Detto questo, la forte domanda asiatica, congiuntamente alla stagione dei guidatori negli Stati Uniti, supporta  il mercato del greggio portando le esportazioni a livelli record soprattutto per l’Opec, tuttavia, negli Stati Uniti, la produzione sembra aver raggiunto i massimi.

I trader attendono ansiosamente la prossima riunione Opec prevista per il 5 giugno poiché numerosi membri si aspettano una riduzione della produzione saudita, scenario che potrebbe spingere i prezzi del greggio nuovamente in rialzo. Detto questo, stando a quanto riportato da un funzionario del greggio iraniano, l’Iran vorrebbe portare la propria produzione a 170.000 barili giornalieri entro marzo 2016.

Se Teheran e le sei grandi potenze mondiali riuscissero a raggiungere un accordo sul programma nucleare entro il 30 giugno, l’Iran potrebbe incrementare le sue esportazioni di greggio fino ad un milione di barili giornalieri. Lunedì, abbiamo assistito ad un escaletion delle tensioni in Medio Oriente dove i combattenti dello Stato Islamico hanno preso possesso della città irachena di Ramadi. Per quanto riguarda le esportazioni di greggio in Libia, gli aerei militari inviati dal governo libico di Tobruk, riconosciuto a livello internazionale, hanno attaccato una petroliera ancorata al di fuori della città di Sirte ferendo tre persone e incendiando la nave.

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