Questa mattina i metalli preziosi si muovono al rialzo nella sessione asiatica mentre il mercato aurifero rimane in prossimità dei 1200$. Il taglio dei
Il dollaro statunitense estende i suo guadagni rompendo al di sopra degli 88 mostrando una costante la tendenza rialzista. Si prevede infatti che i dati economici degli Stati Uniti previsti per la prossima settimana mostreranno un incremento del PIL, della fiducia dei consumatori, delle entrare e delle uscite ma anche delle vendite delle nuove abitazioni. Contrariamente, in Europa, le recenti dichiarazioni rilasciate dal presidente della BCE, Mario Draghi, hanno mostrato uno scenario piuttosto tetro per la valuta comune, infatti, non si vedono segni di miglioramento per quanto riguarda i numeri dell’inflazione.
In India, i numeri delle importazioni hanno mostrato un forte incremento di metallo giallo dettato probabilmente dalla stagione dei festival. I dati hanno sollevato le preoccupazioni del governo che nei prossimi potrebbe ridurre le sue importazioni di metallo giallo, tuttavia, segnaliamo come, in uno scenario a breve termine, un cambio della domanda indiana possa innescare una forte volatilità del mercato aurifero. Ieri il prezioso si è mosso all’interno di un range di trading piuttosto limitato chiudendo la sessione statunitense a 1196$, in calo dello 0,15%.
Detto questo, ricordiamo come il metallo giallo, sia spesso visto come una copertura contro l’inflazione e contro una economia stagnante, caratteristiche che, congiuntamente alle recenti dichiarazioni rilasciate dal presidente della BCE sembrano supportare il mercato. Mario Draghi si è mostrato disposto ad attuare misure più drastiche per evitare che la zona euro scivoli nella deflazione.
Detto questo, un dollaro statunitense in continua ascesa ed un rallentamento della crescita economica mondiale continuano ad esercitare una forte pressione ribassista sui metalli di base. Lunedì il rame perde lo 0,1%, tuttavia, questa mattina si muove al rialzo ed è negoziato a 3.009$. La vacillante crescita economica della Cina, principale consumatore mondiale dei metalli, oscura le prospettive di un possibile incremento della domanda, inoltre, ricordiamo come, il recente incremento dello 0,6% delle scorte sull’LME influenzi negativamente il mercato. Tuttavia, i forti numeri tedeschi e la speranza di nuovi stimoli nell’Eurozona hanno supportato i metalli limitando così i “danni”. Diversi fattori continuano ad esercitare una forte pressione ribassista sui metalli, tuttavia, nonostante le prospettive tutt’altro che rialziste, gli analisti consigliano di acquistare il rame ad ogni pullback.