Mercoledì il mercato aurifero si muove nuovamente al ribasso testando la maniglia dei 1,245.00$, tuttavia, nella sessione asiatica recupera pochi dollari
Giovedì, il metallo giallo è scambiato in prossimità dei minimi degli ultimi tre mesi sul retro delle numerose preoccupazioni riguardanti un possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, un dollaro forte e un affievolimento delle tensioni in Ucraina. Inoltre, la domanda dl prezioso, da sempre considerato come un porto sicuro per i propri investimenti, è stata frenata dalle dichiarazioni rilasciate mercoledì dal Presidente dell’Ucraina. Stando a quanto riportato dal capo di stato, la Russia avrebbe rimosso gran parte delle forze militari stanziate lungo il confine ucraino alimentando così le speranze di una pace tra i due paesi, in guerra da cinque mesi. Il recente declino dell’oro ha attirato alcuni “cacciatori di occasioni”, infatti, le partecipazioni sull’SPDR Gold Trust hanno subito un incremento di 3 tonnellate raggiungendo le 788,72 tonnellate. Stando a quanto riportato da Nirmala Sitharaman, ministro del commercio indiano, la nazione, che ad oggi rappresenta il secondo più grande consumatore mondiale di oro dopo la Cina, non ha preso ancora in considerazione la possibilità di apportare un immediato taglio ai dazi doganali per l’importazione del prezioso, politica che dovrebbe mantenere vivo l’interesse del paese verso il metallo giallo.
I trader hanno prestato una forte attenzione alle dichiarazioni rilasciate nella notte di mercoledì dal presidente Barack Obama, il quale, ha delineato la sua strategia contro lo Stato Islamico in Iraq e in Siria, i cui metodi selvaggi includono la decapitazione di due prigionieri americani.
Mercoledì i prezzi dell’argento postano un calo dello 0,7% sul retro di un affievolimento delle tensioni geopolitiche e di un significativo ribasso del nichel. Questa mattina, il metallo bianco guadagna 34 punti ed è scambiato a 18.96$. Ricordiamo come la recente rottura al di sotto dei 19$ abbia spinto i trader ad investire nel prodotto approfittando dei prezzi a buon mercato. Il platino segue l’andamento dei metalli preziosi ed è negoziato in rosso a 1.381,95$.
Questa mattina il rame si muove nuovamente al ribasso perdendo 4 punti sul retro di un dollaro forte. Questa mattina il metallo rosso è negoziato a 3.109$. Ricordiamo come, nella sessione di ieri, i metalli di base sull’LME si siano mossi leggermente al ribasso dopo aver postato un forte calo ad inizio settimana. L’andamento misto delle scorte LME, il peggioramento del sentimento del mercato e le preoccupazioni riguardanti un possibile aumento dei tassi d’interesse USA, hanno agito come fattori negativi sui prezzi del metallo. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come, nella sessione di ieri, i prezzi del rame abbiano postato un rincaro dello 0,2% sul retro delle dichiarazioni del premier Li Keqiang. Il primo ministro del consiglio di stato della Repubblica Popolare Cinese ha affermato che, nonostante le grandi sfide aziendali presentate dalle precedenti riforme, il paese continuerà a lavorare intensamente per la liberalizzazione dei propri mercati valutari e dei tassi d’interesse.Ciononostante, il metallo rosso rimane in prossimità dei minimi mensili a causa delle preoccupazioni riguardanti un possibile rallentamento della crescita e del consumo della Cina.