I Mercati Forex e Commodity in Attesa dei Verbali della Fed

Oggi alle 14.00 orario EST saranno pubblicati i verbali della riunione di ottobre della Fed. I trader andranno alla ricerca di indizi riguardo le valutazioni da parte del Comitato Federale per il Mercato Aperto sullo stato di salute dell’economia USA, sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse e sulla stima da parte della Banca centrale della crescita dei salari.

Le azioni di copertura short hanno contribuito ai rialzi di oggi della coppia GBP/USD. A provocare il movimento è stata l’ultima riunione della Banca d’Inghilterra, nel corso della quale le autorità sembrano temere che la pressione inflazionistica possa crescere. I trader negli ultimi mesi hanno cumulato importanti posizioni short e affrontano una sessione di oggi nella prospettiva che i verbali siano tendenzialmente accomodanti. La pubblicazione di oggi ha incoraggiato le coperture short e gli aggiustamenti di posizione in vista della riunione.

L’aggiustamento delle posizioni in vista della pubblicazione dei verbali della Fed ha anche contribuito a innescare un rally di copertura short nella coppia EUR/USD. Ultimamente l’euro ha dato mostra di una certa forza nel breve termine legata alle condizioni di iper venduto. I trader concedono alla Banca Centrale Europea il beneficio del dubbio riguardo le attuali misure di stimolo, almeno fino al prossimo rapporto sull’inflazione della zona.
A inizio settimana il presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che la banca centrale è pronta a implementare misure di stimolo addizionali come l’alleggerimento quantitativo o l’acquisto di titoli del tesoro. L’adozione di politiche monetarie aggressive avrebbe un effetto ribassista sull’euro.

Le prese di beneficio da parte di fondi di materie prime continuano a spingere i prezzi dell’oro in rialzo. I compratori potrebbero anche puntare su un ribasso del dollaro USA o su una ondata di vendite sui mercati azionari.

Infine, i futures sul petrolio greggio per il mese di gennaio hanno perso terreno in seguito alla pubblicazione del rapporto sull’offerta alla domanda dell’offerta delle agenzie per le informazioni sull’energia settimanale che indica un incremento di 2,6 milioni di barili. I trader avevano stimato una flessione dello 0,7 milioni di barili.

Per la prossima settimana è prevista una riunione dell’Opec per discutere eventuali misure per fermare la discesa dei prezzi. Potrebbero prendere in considerazione un taglio della produzione e questo avrebbe un effetto ribassista, almeno temporaneo.