I mercati di commodity e valute giovedì reagiscono in maniera mista alla pubblicazione dei rapporti economici che indicano una flessione del 3,3% delle
I mercati di commodity e valute giovedì reagiscono in maniera mista alla pubblicazione dei rapporti economici che indicano una flessione del 3,3% delle vendite di case esistenti, al di sotto dell’incremento dell’1% previsto, per un totale di 5,24 milioni di unità.
Inoltre, il rapporto settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione si attesta a 274.000 unità, un valore superiore rispetto alle 271.000 unità previste. La scorsa settimana, i dati indicavano una lettura pari a 164.000, mentre La media mobile delle ultime quattro settimane è positiva registrando il valore migliore dall’aprile 2000.
La lettura del superindice della Conference Board è molto incoraggiante. Le previsioni per l’attività economica futura indicano un incremento nel mese di aprile dello 0,7%, abbondantemente sopra lo 0,3% previsto.
La coppia EUR/USD rimane pressoché invariata, in leggero ribasso, in seguito alla pubblicazione delle dati economici misti. Il PMI flash del settore manifatturiero indica una lettura pari a 52,3, contro una stima di 51,8. Il PMI flash del settore manifatturiero in Germania si attesta a 51,4, leggermente sotto delle stime di 51,9. L’indice di fiducia dei consumatori nell’eurozona delude le aspettative.
Giovedì la coppia GBP/USD si muove in netto rialzo in seguito alla pubblicazione di un rapporto molto positivo sulle vendite al dettaglio in GB. Il rapporto indica un incremento dell’1,2%, contro stime ferme allo 0,4%.
Su Comex i venditori continuano a spingere in ribasso i future sull’oro con scadenza a giugno nonostante i verbali della riunione della Fed pubblicati ieri indichino una probabile posticipazione dell’aumento dei tassi di interesse.
Giovedì i future sul petrolio con scadenza a luglio si muovono in rialzo, in scia al calo delle scorte di ieri. Mercoledì l’Agenzia di Informazione sull’Energia ha segnalato le riserve sono scese di 2,67 milioni di barili per la terza settimana consecutiva contro le previsioni per una contrazione pari a 1,65 milioni di barili.
A inizio settimana l’Istituto Americano per il Petrolio ha segnalato un calo delle riserve di petrolio di 5,2 milioni di barili. Secondo la EIA, le riserve a Cushin, in Oklahoma, sarebbero scese di 241 mila barili, per un totale di 60,44 milioni di barili.
A contribuire a spingere i prezzi in rialzo si sono aggiunti i timori riguardo agli scontri in Iraq e Yemen. Gli acquisti natura speculativa, comunque, sono stati leggeri: gli investitori non sono disposti ad impegnarsi troppo su posizioni long perché non ci sono prove del fatto che gli scontri rappresentino in qualche modo una minaccia al flusso di rifornimenti.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.