La coppia GBP/USD sperimenta un rimbalzo rispetto alla sessione precedente, registrando un leggero rialzo prima di entrare in una fase di andamento
La coppia GBP/USD sperimenta un rimbalzo rispetto alla sessione precedente, registrando un leggero rialzo prima di entrare in una fase di andamento laterale. Sulla scia di dati dello scorso mese che indicano una crescita superiore alle aspettative del settore manifatturiero in GB, la sterlina registra un rialzo.
Secondo Markit Economics, l’indice PMI del settore manifatturiero in GB sarebbe salito al 53,2 da un dato definitivo per il mese di settembre di 51,5. Secondo Bloomberg, gli economisti prevedevano una flessione al 51,4.
La coppia EUR/USD si muove in ribasso prima di registrare una decisa inversione. Gli ordini di stop erano collocati sotto il livello di fondo precedente a 1,2500, innescando una rottura a 1,2439. Il seguente rally di copertura short ha portato il mercato a un risultato pressoché invariato a cui è seguito un trend laterale.
Oggi il PMI del settore manifatturiero italiano è segnalato a 49,0, quello spagnolo a 52,6 e quello definitivo per l’eurozona a 50,6. Un valore sopra la soglia di 50 indica una fase di espansione.
Nonostante i risultati dell’indice PMI, il rally di copertura short di oggi è più probabilmente legato ad aggiustamenti di posizione in vista della riunione della Banca Centrale Europea di giovedì. Sarà interessante vedere come la BCE risponderà alle nuove misure di stimolo della Banca del Giappone. Alcuni trader credono che da un momento all’altro possa cominciare una specie di “guerra” a colpi di stimoli monetari fra le diverse banche centrali.
Il Comex Gold per il mese di dicembre rimane invariato, leggermente tendente al ribasso dopo le perdite di venerdì. La scorsa settimana sono stati ritirati circa l’1,9 miliardi di dollari in oro dai fondi, in seguito all’annuncio a sorpresa da parte della Banca del Giappone e al conseguente rialzo sul dollaro USA.
I futures sul petrolio greggio per il mese di novembre hanno registrato un ribasso, seguito da una fase di consolidamento all’interno di un range ristretto. Nulla è sostanzialmente cambiato invece per quanto riguarda la situazione della domanda e dell’offerta. Il mercato potrebbe essere in ipervenduto, ma la tempistica dell’ultimo minimo a $ 79,10 rispetto al taglio dei prezzi da parte di diversi membri Opec fa pensare a un nesso causa-effetto. Questo potrebbe indicare che i venditori stanno aspettano di vedere se l’Opec deciderà di compiere un passo avanti e tagliare la produzione nel corso della prossima riunione di fine mese.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.