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I Dati Positivi Potrebbero Sostenere i Metalli Industriali

Da
Barry Norman
Aggiornato: Nov 21, 2014, 19:07 GMT+00:00

L’oro rimane sotto quota $ 1200; i trader sono tuttora tendenzialmente ribassisti e continuano a credere che i prezzi scenderanno fino a quota 1100, come

I Dati Positivi Potrebbero Sostenere i Metalli Industriali

I Dati Positivi Potrebbero Sostenere i Metalli Industriali
L’oro rimane sotto quota $ 1200; i trader sono tuttora tendenzialmente ribassisti e continuano a credere che i prezzi scenderanno fino a quota 1100, come previsto da importanti broker di Goldman Sachs e JPMorgan. Nella sessione mattutina l’oro ha registrato un incremento di $ 2,50, attestandosi a 1193,40.

Il rinnovato interesse all’acquisto sul mercato fisico e i dati che indicano un’inflazione in aumento negli USA hanno favorito giovedì un rialzo dell’1% circa sui prezzi dell’oro a pronti. Gli investitori in oro hanno concentrato la propria attenzione sui dati del Dipartimento dell’Occupazione USA che indicano un aumento dell’inflazione nel mese di ottobre, sebbene questo favorisca la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a metà 2015. Il mercato dell’oro ha ignorato invece gli altri dati che mostravano un rafforzamento dell’economia USA, inclusi l’aumento delle vendite di abitazioni esistenti e una diminuzione delle richieste settimanali di sussidi disoccupazione.
Questa settimana Le vendite da parte di fondi garantiti in oro sono riprese dopo una breve pausa. Il fondo ETF garantito in oro più grande del mondo, la SPDR Gold Shares, mercoledì ha reso noto che le sue riserve sono scese dello 0,3% attestandosi a 720 tonnellate. Reuters ha riportato che, secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, l’Ucraina nel mese di ottobre ha tagliato le sue riserve di oro di oltre un terzo; il paese, ormai prossimo alla bancarotta, continua a combattere i separatisti filo-russi nella regione orientale. I dati sulle riserve forniti dal Fondo Monetario Internazionale mostrano che la Russia ha aumentato le sue riserve di oro per il settimo mese consecutivo. L’Ucraina ha chiuso il mese scorso con 26 tonnellate di oro, perdendo 14 t rispetto al mese di settembre, mentre la Russia le ha aumentate di 18,9 t, per un totale di 1168 tonnellate – la quinta più grande riserva d’oro detenuta da una banca centrale.

Il rinnovato interesse nei confronti dei mercati fisici e i dati che indicano un aumento dell’inflazione negli USA giovedì hanno favorito un incremento dell’1% sui prezzi dell’oro a pronti. L’argento ha guadagnato 90 punti attestandosi a 16,227, mentre il platino rimane invariato a 1212,15. Il prezzo dell’argento sui mercati internazionali è salito dello 0,7% attestandosi a $ 16,20, seguendo l’andamento dei prezzi dell’oro. A frenare il rally sono stati il rafforzamento dell’indice del dollaro – in scia a dati economici positivi pubblicati ieri – e la debolezza dei prezzi del rame.
I trader potrebbero aspettarsi un ribasso sui prezzi di oro e argento in corrispondenza di dati economici positivi dagli USA. D’altro canto, il progressivo decremento nelle riserve d’oro della SPDR suggerisce un calo della domanda di investimenti.

Nel corso della sessione di giovedì pomeriggio, il rame ha guadagnato 7 punti in scia ai dati positivi USA, attestandosi a 3,023. I metalli di base ieri hanno registrato rialzo in scia a un LME incerto, con i prezzi di rame e zinco al ribasso mentre alluminio e nichel registrano un rialzo. I dati negativi sul settore manifatturiero cinese, oltre al rallentamento della crescita delle imprese nell’eurozona hanno contribuito ad aumentare i timori per la crescita globale. Le ricerche indicano che le imprese nell’eurozona sono cresciute meno del previsto, mentre le industrie cinesi e statunitensi sembrano perdere slancio. I prezzi del rame ieri sono scesi dello 0,4%, in scia a un rapporto scoraggiante sull’attività industriale in Cina a cui si sommano le preoccupazioni la lenta crescita dell’eurozona. Inoltre, il bollettino mensile della ICSG ha mostrato per il mercato del rame raffinato a livello globale un surplus di 83.000 t nel mese di agosto rispetto alle 40.000 del mese di luglio.

Per quanto riguarda i dati economici, nel mese di ottobre le rivendite di abitazione negli USA sono aumentate al tasso più alto di questo anno e l’attività industriale della regione medio atlantica, nel mese di novembre, ha registrato un’espansione ai massimi dal dicembre 1993, andando ad attutire l’aspra caduta dei prezzi.

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