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I Dati Deludenti sulle Vendite al Dettaglio USA Provocano un’Impennata dell’Oro

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: May 14, 2015, 01:34 GMT+00:00

Mercoledì i dati deludenti sulle vendite al dettaglio USA spingono il dollaro USA in ribasso, provocando un'impennata dei future sull'oro con scadenza a

I Dati Deludenti sulle Vendite al Dettaglio USA Provocano un’Impennata dell’Oro

Mercoledì i dati deludenti sulle vendite al dettaglio USA spingono il dollaro USA in ribasso, provocando un’impennata dei future sull’oro con scadenza a giugno. Il dato sulle vendite al dettaglio per il mese di aprile rimane pressoché invariato, con il calcolo ex-auto in rialzo di appena lo 0,1%, sotto lo 0,3% previsto in virtù dell’innalzamento delle temperature e delle vendite primaverili.

L’ondata di vendite ha portato il dollaro USA al di sotto del minimo della scorsa settimana a 93,96, provocando a sua volta un’impennata dei future sull’oro fino a quota 1214,70, leggermente al di sotto del massimo toccato il 28 aprile, a 1214,90.

I future sul petrolio greggio con scadenza a luglio traggono beneficio dalle notizie di un’ulteriore flessione sui dati settimanali sulle scorte, in rialzo in scia al rapporto settimanale sulle scorte che indica una contrazione. Gli ultimi dati pubblicati dall’Agenzia di Informazione sull’Energia indicano, nella settimana conclusasi l’8 maggio, una contrazione pari a 2,19 milioni di barili, dopo una flessione di 3,9 milioni di barili della settimana precedente.

Il petrolio greggio introdotto nelle raffinerie è in media 270.000 barili al giorno in meno rispetto alla media della settimana precedente. Con questa flessione il totale delle scorte raggiunte 484,8 milioni di barili, tuttora ai massimi livelli degli ultimi ottant’anni.

Martedì la EIA ha dato il via a un imponente rally pubblicando le previsioni di breve termine per il 2015/2016, che anticipano una flessione della produzione nel periodo che va da giugno fino a settembre prima di una risalita.

Il rapporto sulle vendite al dettaglio USA al di sotto delle aspettative ha contribuito a innescare il rally sulle copie EUR/USD e GBP/USD.

A inizio sessione l’euro, in scia a notizie economiche miste, è rimasto pressoché invariato contro il dollaro USA, creando in realtà le premesse per un rally in scia al rapporto sulle vendite al dettaglio. Il dato preliminare sul Pil in Germania registra 0,3%, sotto la stima di 0,5%. Il dato definitivo sull’indice dei prezzi al consumo in Germania rimane invariato ma sopra la stima che di – 0,1%. La lettura flash sul Pil dell’eurozona è leggermente al di sotto delle stime fermandosi allo 0,4% contro lo 0,5% previsto. Il dato sulla produzione industriale registra una flessione dello 0,3% contro le previsioni per una flessione dello 0,1%.

Anche il rapporto deludente sulle vendite al dettaglio negli USA ha contribuito a spingere i prezzi della GBP/USD, contribuendo al rimbalzo verificatosi in scia alle perdite in apertura di sessione provocate dalle dichiarazioni del governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney. Nel rapporto trimestrale sull’inflazione, infatti, Carney ha reso pubblico un taglio delle previsioni di crescita dal 2,9% al 2,5% per il 2015, e dal 2,9% al 2,6% per il prossimo anno.

Carney ha anche aggiunto di aspettarsi un incremento dei i tassi di interesse nel corso del 2016, e che l’inflazione è allo 0% rispetto al benchmark 2% a causa del crollo dei prezzi dell’energia. La minaccia rappresentata dalla deflazione dovrebbe essere solo temporanea.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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