I commenti colomba di Draghi Spingono EUR/USD in Ribasso

La coppia EUR/USD ha quasi rotto il minimo degli ultimi 9 mesi dopo che la BCE, e in particolare il presidente Draghi ha riferito che la policy della banca centrale divergerà da quella americana per un periodo molto esteso di tempo.

Dopo che la BCE ha lasciato inalterati i tassi d’interesse, attualmente ai minimi storici, Draghi ha detto che i rischi inerenti il recupero economico stanno incrementando a causa della crisi Ucraina e dei i dati economici europei che sembrano poco incoraggianti. “i forti rischi geopolitici, così come lo sviluppo delle economie dei paesi emergenti, potrebbero condizionare negativamente l’economia del vecchio continente.” Questo lo ha riferito durante una conferenza stampa dopo il meeting della BCE. Ha anche aggiunto che l’Europa è fortemente determinata ad ancorare e salvaguardare l’inflazione nel medio-lungo termine”.

La coppia EUR/USD ha rotto a fronte dei commenti di Draghi, commenti giudicati moderati. Nel frattempo, la Federal Reserve è sembrata vicina a decidere di aumentare i tassi d’interesse a metà 2015.

La coppia GBP/USD era negoziata piatta e molto vicina al minimo di 8 settimane dopo che la BoE ha mantenuto il suo tasso d’interesse benchmark al minimo storico dello 0.5%. In più, i membri della BoE hanno deciso di mantenere il loro target di acquisto titoli a 375 miliardi di sterline.

I titoli di stato decennali britannici sono scesi ai livelli più bassi in quasi un anno, rendendo la sterlina poco attraente rispetto al dollaro.

Un altro elemento che messo sotto pressione la sterlina e la moneta unica nei confronti del dollaro, è stato il calo inaspettato delle richieste dei sussidi di disoccupazione degli Stati Uniti.

Il dollaro forte ed i dubbi sulle forniture hanno aiutato a mantenere la pressione in ribasso forte sui contratti del petrolio in scadenza a settembre. I venditori hanno continuato a controllare il mercato nonostante i dati dell’EIA che hanno mostrato riserve inferiori alle aspettative.

I trader continuano ad ignorare gli eventi geopolitici perché non ritengono abbiano effetto diretto sulla disponibilità. Senza una minaccia alle forniture, sia i gestori di fondi che gli speculatori si stanno allontanando dal petrolio.

Le scorte di gasolio sono scese. I prezzi potrebbero risalire se le raffinerie decideranno di chiudere per manutenzione, anticipando i tempi. Ciò porterebbe ad un calo della domanda che eroderebbe ulteriormente il supporto attuale.

I prezzi dei contratti dell’oro in scadenza a dicembre sono risultati piatti dopo l’aumento di ieri. I prezzi rimangono vicino ai picchi del 29 luglio a 1314.60 sulla base degli acquisti speculativi e della copertura breve. Il mercato è andato i rialzo dopo le notizie inerenti il fatto che la Russia avrebbe ammassato truppe al confine con l’Ucraina. Finché rimarranno ai confini l’oro sarà sostenuto. Ogni escalation di violenza potrebbe far salire i prezzi del prezioso. Al momento il mercato aurifero è direzionato da ciò che accade in Ucraina. I trader non sembrano troppo preoccupati del dollaro in rafforzamento.