I Bombardamenti in Siria Spingono l’Oro al Rialzo

Al Comex, spinti da un’ondata di acquisti in controtendenza e dalle prese di beneficio, i futures sull’oro per il mese di dicembre hanno sperimentato un rally, a partire dal minimo degli ultimi otto mesi, seguito a un prolungato (sia in termini di prezzo di tempo) movimento al ribasso. Con grossi volumi di fondi speculativi e di materie prime short, il mercato era pronto per uno short squeeze. A dare il via oggi al rally di quasi 20 $ è stato l’inizio dell’azione di bombardamento da parte dell’aviazione statunitense in Siria.

L’azione militare ha provocato un’ondata di vendite sui mercati azionari, che ha spinto alcuni investitori verso l’oro. L’inaspettato evento geopolitico ha offerto agli investitori in fondi una scusa per effettuare le prese di beneficio. È davvero troppo presto per dire se il movimento resisterà ancora, dal momento che la maggioranza dei fondamentali sono decisamente ribassisti. Comunque, a causa dati fondamentali negativi, i trader contrari questa volta potrebbero avere indovinato, almeno nel breve termine.

Martedì, dopo aver seguito un andamento altalenante per buona parte della sessione, i futures sul petrolio greggio del mese di novembre hanno registrato un rialzo. La lettura dell’Indice dei Responsabili per gli Acquisti in Cina si attesta a 50,5, sopra alle previsioni per un 50,0, ma questo valore è stato comunque sufficientemente basso da alimentare le preoccupazioni riguardo alla domanda futura. La notizia ha contribuito ad attrarre una certa pressione dal lato della vendita.

Comunque, la notizia dei bombardamenti da parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti ha contribuito a sostenere il mercato e a generare un ondata di azioni di copertura short. I disordini in Medioriente offrono probabilmente un supporto al prezzo, ma vedremo un rally significativo solo se si verificheranno delle interruzioni nei rifornimenti. A spingere i prezzi hanno contribuito le indiscrezioni secondo le quali l’OPEC, per affrontare il problema dell’eccesso di offerta, starebbe considerando un taglio nella produzione per il prossimo anno.

Nonostante i dati economici negativi, martedì la coppia EUR/USD ha comunque fatto segnare un leggero rialzo. Questo di solito segnala la mancanza di venditori sul mercato, e l’approssimarsi quindi di un rally di copertura short; eventuali segnali di debolezza dei venditori di solito fanno pensare a uno short squeeze. In questo caso cerca un rally più importante nel corso della settimana.

I nuovi dati da parte di Markit mostrano una debolezza diffusa nell’eurozona. Oggi, è stato riportato che l’indice PMI del settore terziario indica un valore di 52,8, il minimo degli ultimi tre mesi. In Germania, il dato sulla crescita del settore industriale si attesta come il peggiore degli ultimi 15 mesi. Anche in Francia il settore manifatturiero e terziario registrano un ribasso, e
la coppia GBP/USD martedì ha sperimentato un rialzo in corrispondenza delle prese di beneficio degli investitori, dopo la recente ondata di vendite provocate dal sentiment secondo cui, causa degli squilibri nella ripresa economica degli Stati Uniti, la Fed potrebbe continuare a posticipare l’aumento dei tassi di interessi. La reazione è dovuta in maggior misura a un rapporto che indica che nel mese di luglio le vendite i prezzi delle case negli Stati Uniti sono cresciute meno delle del previsto; si tratta del secondo rapporto consecutivo sulle vendite di case sotto le aspettative, e anche le vendite delle case esistenti hanno riportato una lettura inferiore alle aspettative.