Greggio, verso secondo calo settimanale su timori recessione

LONDRA (Reuters) – Apertura in leggero rialzo per i prezzi del greggio, che rimangono però in corsa per un secondo calo settimanale consecutivo, con lo spettro di una possibile recessione dovuta all’incremento dei tassi di interesse delle maggiori banche centrali che ha fatto passare in secondo piano la scarsità dell’offerta. 

Nella giornata di ieri i timori connessi ad un aumento dei tassi di interesse sono stati incrementati dall’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha confermato come l’attenzione della banca centrale sia rivolta in maniera “incondizionata” al contenimento dell’inflazione.

Alle 10,40 il Brent guadagna lo 0,39%, a 110,37 al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) avanza 0,45%, a 104,75 dollari a barile. Entrambi i contratti sono instradati verso un secondo calo settimanale.

Quest’anno il greggio ha sfiorato i massimi di 147 dollari toccati nel 2008, spinto dalla scarsità di scorte esacerbata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ad inizio febbraio, proprio quando la domanda iniziava a riprendersi dopo il crollo dovuto alla pandemia.

L’Opec+ si riunirà il 30 giugno, e si prevede che gli Stati membri si atterranno al piano precedente di accelerare leggermente l’aumento della produzione a luglio e agosto.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)