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Greggio In Rialzo Sulla Scia Della Fiducia Mostrata Dagli Investitori Di fronte Alla Riunione Che Si Terrà a Doha

Da
Barry Norman
Pubblicato: Apr 12, 2016, 08:15 GMT+00:00

Martedì il greggio perde 13 centesimi nella sessione asiatica dopo aver registrato un forte rialzo nella giornata di lunedì. Il greggio WTI è scambiato a

Greggio In Rialzo Sulla Scia Della Fiducia Mostrata Dagli Investitori Di fronte Alla Riunione Che Si Terrà a Doha

Martedì il greggio perde 13 centesimi nella sessione asiatica dopo aver registrato un forte rialzo nella giornata di lunedì. Il greggio WTI è scambiato a 40.23$ poiché i trader hanno avviato il conto alla rovescia per la riunione di Doha. Il Brent é negoziato a 42.73$. I trader hanno approfittato del rialzo di lunedì avviando una presa di beneficio nelle prime ore del mattino. Il prezzo di un barile di Brent, che nella terza settimana di gennaio ha rotto al di sotto dei 28$, continua ad attestarsi in prossimità dei minimi degli ultimi 8 anni nonostante il rally del 6,2% registrato alla fine del primo trimestre del 2016.

Le scorte di greggio globali superano la domanda di circa due milioni di barili giornalieri, un margine piuttosto confortevole visto che alla fine dello scorso anno la produzione mondiale ha superato i 97 milioni di barili giornalieri. Quest’anno le previsioni di un aumento sono piuttosto limitate: secondo la Goldman Sachs, infatti, il Brent non supererà i 45$ al barile. La stessa stima una media di 37$ al barile per il combustibile europeo. anche la HSBC prevede un tetto di 45$.

Tale aspettative sono supportate dal pensiero comune che non vede un possibile bilanciamento tra domanda e offerta entro la fine dell’anno. Nel suo recente rapporto mensile sul greggio, l’Agenzia Internazionale per l’Energia, ha dichiarato di non aspettarsi nessun equilibrio tra domanda e offerta fino al prossimo anno. a tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come i prezzi del greggio abbiano registrato un rincaro del 50% dall’inizio di febbraio, quando il combustibile statunitense ha postato i minimi degli ultimi 12 anni a 26,21$ al barile.

Il sentimento di mercato si é rianimato grazie ad un graduale rallentamento della produzione statunitense, ad un incremento della domanda cinese, ad un dollaro debole, ad un calo delle scorte degli Stati Uniti mostrato la scorsa settimana e alle speranze di assistere ad un congelamento della produzione durante la riunione che si terrà a Doha, Qatar.

I trader hanno speculato per settimane su un possibile accordo tra l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i principali produttori non appartenenti all’Opec durante la riunione di Doha.

Stando al rapporto mostrato dalla CBNC, lunedì gli analisti della Goldman Such hanno dichiarato che la possibilità di assistere ad una “sorpresa rialzista” a seguito della suddetta riunione é piuttosto limitata poiché il mercato é saturo. Di conseguenza, la Goldman Such mantiene le sue stime di prezzo per il secondo trimestre a 35$.

I ricercatori di Bernstein si aspettano che tra il 2016 e il 2020 la domanda mondiale di greggio aumenterà ad un tasso medio annuo del 1,4%, contro la crescita annua dell’1,1% registrata nell’ultima decade.

“Ci aspettiamo che i mercati del greggio ritrovino un equilibrio entro la fine del 2016, scenario che consentirebbe ai prezzi di raggiungere nuovamente i 60$ al barile” ha dichiarato Bernstein aggiungendo che la domanda globale dovrebbe raggiungere i 101,1 milioni di barili giornalieri entro il 2020 contro gli attuali 94,6 milioni di barili giornalieri.

Le aspettative che vedono il raggiungimento di un accordo volto a rallentare la produzione e a supportare i prezzi del greggio durante la riunione che si terrà domenica a Doha sono piuttosto elevate. Ricordiamo come nel 2014 i prezzi del combustibile si attestavano al di sopra dei 100$.

Gli analisti di Bernstein prevedono che tra il 2016 e il 2020 la domanda mondiale di greggio aumenterà ad un tasso medio annuo del 1,4%, contro la crescita annua dell’1,1% registrata nell’ultima decade. Inoltre, gli stessi analisti, stimano che la domanda globale di greggio raggiungerà i 101,1 milioni di barili giornalieri entro il 2020 contro gli attuali 94,6 milioni di barili giornalieri.

Guardando al futuro, Bernstein sostiene che la domanda mondiale di combustibile raggiungerà il suo apice nel 2030.

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