Dopo il recente rally che ha spinto i prezzi del mercato aurifero fino alla maniglia dei 1230$, negli ultimi giorni, il prezioso di muove in ribasso
La ripresa del mercato immobiliare degli Stati Uniti ha aiutato il dollaro nel suo piccolo rally raggiungendo i 95,42, scenario che grava sul mercato dei metalli preziosi. Stando a quanto riportato dai leader greci particolarmente affezionati alla stampa, il conflitto in corso tra la Grecia e i suoi creditori sta causando un ritardo nella conclusione del programma di salvataggio. A tale proposito, ci sembra opportuno ricordare come la Grecia avrebbe dovuto presentare riforme fiscali ed economiche in linea con le aspettative dei premier dell’Eurozona. La presentazione della suddette riforme consentirebbe alla nazione di salvarsi dal default mentre si avvicina la scadenza del piano di salvataggio, scadenza fissata al mese di giugno del 2015. Tale scenario ha supportato i prezzi del mercato aurifero nella sessione di lunedì poiché gli investitori hanno optato per i beni di rifugio. Inoltre, la possibilità di assistere ad un ritardo dell’innalzamento dei tassi di interesse Fed funge da fattore positivo per il metallo.
Lunedì il mercato aurifero si muove in rialzo per la quinta volta negli ultimi 10 giorni. I prezzi dell’oro hanno postato un rincaro dello 0,88%.Dall’inizio dell’anno i prezzi dell’oro hanno postato un rincaro dello 0,93% sulla scia di un dollaro debole e di un incremento della domanda in India. Martedì il metallo giallo inverte la sua rotta postando un forte ribasso per attestarsi su quota 1.206 $.
I trader attendono i verbali FOMC che dovrebbero essere pubblicati nell’odierna sessione statunitense. Le dichiarazioni rilasciate da un ex membro della Fed potrebbero supportare il rally del biglietto verde. Martedì un ex banchiere del suddetto istituto di credito ha mostrato come la Federal Reserve possa incorrere in un altro tantrum del mercato obbligazionario. Lawrence Lindsey, che ha lavorato per la Fed negli anni 90 prima di unirsi all’amministrazione Bush, ha detto che la banca centrale ha ritardato la normalizzazione dei tassi d’interesse per un lasso di tempo troppo lungo..
Questa mattina il mercato aurifero lotta in prossimità dei minimi settimanali dopo aver postato ingenti perdite durante la notte sulla scia di un dollaro statunitense e di un mercato azionario in rialzo. I commercianti attendono il rilascio dei verbali Fed per ricevere maggiori indizi sull’innalzamento dei tassi di interesse degli Stati Uniti. La Federal Reserve ha dichiarato che il suddetto innalzamento sarà strettamente collegato con i dati economici riportati dalla nazione. A tale proposito, ci sembra opportuno ricordare come il metallo giallo si sia mosso in rialzo grazie alle incertezze economiche che vedevano la Fed posticipare l’innalzamento dei tassi di interesse.
Il numero delle partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, si muovono in ribasso testando i minimi degli ultimi 4 mesi a 718,24 tonnellate.
I trader si aspettano un ulteriore calo del mercato aurifero poiché, a seguito del rally di cinque giorni postato dal mercato, abbiamo assistito ad un indebolimento dei livelli tecnici. Detto questo, la maniglia dei 1.200$ funge ancora da supporto. Stando a quanto dichiarato da James Steel, analista presso l’HSBC “L’incapacità del lingotto di rimanere al di sopra della madia mobile a 200 giorni (di 1.216 $) potrebbe essere considerata come un segno di consolidamento”.