Giovedì, mentre in GB si svolgono le consultazioni elettorali, la coppia GBP/USD si muove in ribasso. I trader prevedono un aumento della volatilità ma
Giovedì, mentre in GB si svolgono le consultazioni elettorali, la coppia GBP/USD si muove in ribasso. I trader prevedono un aumento della volatilità ma poi, con la diffusione dei risultati che difficilmente indicheranno la netta vittoria di un partito, il prevalere di un tono ribassista. In uno scenario incerto, per formare un nuovo governo la maggioranza sarà costretta a cercare la collaborazione della minoranza su molte questioni; l’instabilità politica che ne deriverebbe potrebbe in ultima analisi spingere la sterlina britannica in ribasso.
L’ondata di vendita va in parte attribuita gli aggiustamenti di posizione in vista del rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo di venerdì, ma la ragione principale risiede nel rapporto settimanale sulle richieste di sussidi disoccupazione, rivelatosi al di sotto delle aspettative. Il rapporto segnala la creazione 265.000 nuovi posti di lavoro, un dato inferiore rispetto alle previsioni.
Sebbene il dato sia infatti ampiamente sotto la lettura della scorsa settimana pari a 262.000, i trader credono che possa comunque anticipare un rapporto positivo sull’occupazione nel mese di aprile, rispetto al quale i trader prevedono un incremento di 227.000 nuovi posti di lavoro.
Per le altre notizie del giorno, il presidente della Fed di Chicago Charles Evans ha dichiarato che la banca dovrebbe astenersi dall’aumentare tassi di interesse, asserendo alla CNBC: “il clima di incertezza mi spinge in qualche modo a chiedermi perché mai dovremmo farci prendere dalla fretta”.
Il rapporto settimanale sulle richieste di disoccupazione ha spinto il dollaro rialzo, perché potrebbe anticipare dei dati positivi sull’indice NFP in uscita venerdì, spingendo a sua volta la Fed verso un aumento dei tassi di interesse nel corso del 2015 – con un conseguente effetto rialzista sul biglietto verde. Un apprezzamento del dollaro avrebbe un effetto negativo sulla domanda di oro, denominato in dollari, perché renderebbe il metallo prezioso più costoso per gli investitori stranieri. Oltre a ciò, alcuni investitori, attratti dai rendimenti dei titoli del tesoro USA, potrebbero abbandonare il mercato aurifero.
I future sul petrolio greggio con scadenza a giugno si muovono in ribasso per il secondo giorno consecutivo nonostante il rapporto settimanale dell’agenzia di informazione sull’energia di ieri indichi, nella settimana conclusasi il 1 maggio, una flessione delle scorte pari a 3,9 milioni di barili: si tratta del primo dato su terreno negativo negli ultimi quattro mesi.
La crescita superiore alle aspettative della domanda e il rallentamento della crescita dell’offerta di petrolio greggio USA potrebbe aver spinto i prezzi del petrolio greggio lontano dal minimo degli ultimi sei anni toccato nel mese di gennaio. Alcuni trader cominciano però a temere per il ritmo di prelievi e per le dimensioni delle riserve di petrolio greggio. Quanto è bastato per spingere alcuni investitori ad effettuare le prese di beneficio dopo che a inizio settimana il mercato si è mantenuto sopra la quota psicologica di 60$.
Rimanendo sul comparto energetico, alcuni trader attribuiscono il ribasso sui mercati di greggio a un imprevisto incremento delle riserve di benzina.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.