Ieri l'EIA ha rilasciato le sue stime di inventario settimanali relative ai livelli di stoccaggio del gas naturale statunitense. Stando alle stime durante
Tuttavia con il clima che rimane mite e le temperature estive che si fanno attendere la domanda di gas naturale dovrebbe rimanere piuttosto limitata, ci aspettiamo però che con l’arrivo di temperature più elevate la stessa subirà un forte incremento. Ad ogni modo, a sostenere i prezzi del gas sono stati i commenti del Segretario all’Energia statunitense Ernest Moniz che ha promesso di accelerare il vaglio dei numerosi progetti destinati all’esportazione del gas naturale USA presentati negli ultimi anni.
Moniz è inoltre un fervido sostenitore dello sviluppo energetico e delle fonti alternative tanto da essersi recentemente battuto a difesa dello sviluppo durante il controverso dibattito sui tagli alla spesa USA.
In questo quadro Moniz ha fatto sapere che il dipartimento avrebbe accelerato le pratiche necessarie all’approvazione delle 20 richieste presentate dai produttori USA e destinate alla vendita di gas naturale liquefatto alle nazioni senza accordi di libero scambio con gli Stati Uniti, un riflesso di come l’aumento della produzione di gas naturale derivato dall’applicazione di nuove tecnologie come la fatturazione idraulica, stia spostando l’attenzione sul dibattito energetico.
Intanto stamane il petrolio greggio è negoziato a 96,68$ al barile pressoché invariato rispetto alla chiusura di ieri. Giovedì i prezzi dei WTI erano andati a muoversi al ribasso nonostante un rapporto sulle richieste per l’ottenimento del sussidio di disoccupazione mostratosi migliore del previsto. A fine giornata tuttavia il WTI ha compiuto una vera e propria inversione a U per tornare ad attestarsi a 96,68$. Considerata la debolezza della domanda i prezzi restano comunque elevati, gli speculatori sembrano infatti aver deciso di puntare sul greggio spingendone il valore al rialzo senza che vi sia però un riscontro reale sui fondamentali.