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Gas Naturale al rialzo sulla scia del rapporto EIA

Da
Barry Norman
Pubblicato: Jun 14, 2013, 19:30 GMT+00:00

Ieri l'EIA ha rilasciato le sue stime di inventario settimanali relative ai livelli di stoccaggio del gas naturale statunitense. Stando alle stime durante

Gas Naturale al rialzo sulla scia del rapporto EIA

Ieri l’EIA ha rilasciato le sue stime di inventario settimanali relative ai livelli di stoccaggio del gas naturale statunitense. Stando alle stime durante la settimana terminata lo scorso 7 giugno il gas naturale in stoccaggio si sarebbe fissato sui 2347 miliardi di piedi cubi, un’iniezione netta di 95 miliardi di piedi cubi rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le scorte hanno mostrato una riduzione di 587 miliardi di piedi cubi e di 58 miliardi di piedi cubi rispetto alla media quinquennale di 2405 miliardi di piedi cubi. Nella regione orientale, a fronte di un’iniezione di 57 miliardi di piedi cubi le scorte hanno mostrato una flessione di 102  miliardi di piedi cubi rispetto alla media quinquennale. Nella regione produttiva le stime invece evidenziato una flessione di 2 miliardi di piedi cubi rispetto alla media quinquennale di 915 miliardi dopo un’iniezione diretta di 25 miliardi. Nella regione occidentale le scorte hanno invece registrato un incremento di 46 miliardi di piedi cubi rispetto alla media quinquennale dopo un’iniezione diretta di 13 miliardi di piedi cubi. Con un totale di  2347 miliardi di piedi cubi le scorte di gas naturale in stoccaggio si mostrano in linea con la media storica quinquennale.

Il rapporto ha colto gli speculatori di sorpresa, gli operatori si aspettavano infatti un’iniezione nettamente superiore, un dato questo che ha spinto il gas ad un rapido dietrofront portandolo dai precedenti 3,75$ ai successivi 3,81$. Secondo i dati forniti da NAMEX 17 milioni di dollari in contratti future sono passati da una mano ad un’altra nei minuti che hanno preceduto la pubblicazione del rapporto inviando i prezzi al rialzo.

Tuttavia con il clima che rimane mite e le temperature estive che si fanno attendere la domanda di gas naturale dovrebbe rimanere piuttosto limitata, ci aspettiamo però che con l’arrivo di temperature più elevate la stessa subirà un forte incremento. Ad ogni modo, a sostenere i prezzi del gas sono stati i commenti del Segretario all’Energia statunitense Ernest Moniz che ha promesso di accelerare il vaglio dei numerosi progetti destinati all’esportazione del gas naturale USA presentati negli ultimi anni.

Moniz è inoltre un fervido sostenitore dello sviluppo energetico e delle fonti alternative tanto da essersi recentemente battuto a difesa dello sviluppo durante il controverso dibattito sui tagli alla spesa USA.

In questo quadro Moniz ha fatto sapere che il dipartimento avrebbe accelerato le pratiche necessarie all’approvazione delle 20 richieste presentate dai produttori USA e destinate alla vendita di gas naturale liquefatto alle nazioni senza accordi di libero scambio con gli Stati Uniti, un riflesso di come l’aumento della produzione di gas naturale derivato dall’applicazione di nuove tecnologie come la fatturazione idraulica, stia spostando l’attenzione sul dibattito energetico.

Intanto stamane il petrolio greggio è negoziato a 96,68$ al barile pressoché invariato rispetto alla chiusura di ieri. Giovedì i prezzi dei WTI erano andati a muoversi al ribasso nonostante un rapporto sulle richieste per l’ottenimento del sussidio di disoccupazione mostratosi migliore del previsto. A fine giornata tuttavia il WTI ha compiuto una vera e propria inversione a U per tornare ad attestarsi a 96,68$. Considerata la debolezza della domanda i prezzi restano comunque elevati, gli speculatori sembrano infatti aver deciso di puntare sul greggio spingendone il valore al rialzo senza che vi sia però un riscontro reale sui fondamentali.

 

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