LONDRA/SINGAPORE (Reuters) - Il dollaro è in calo ai minimi di due mesi dopo dati che hanno mostrato un forte rallentamento dell'inflazione statunitense a marzo, rafforzando le speranze che la campagna di rialzo dei tassi della Federal Reserve sia già terminata o che lo sarà entro maggio.
LONDRA/SINGAPORE (Reuters) – Il dollaro è in calo ai minimi di due mesi dopo dati che hanno mostrato un forte rallentamento dell’inflazione statunitense a marzo, rafforzando le speranze che la campagna di rialzo dei tassi della Federal Reserve sia già terminata o che lo sarà entro maggio.
I dati pubblicati ieri hanno mostrato che l’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (Cpi) si è attestata al 5% su base annua a marzo, in calo rispetto al 6% di febbraio.
Il dollaro è sceso dopo la pubblicazione dei dati e si è ulteriormente indebolito oggi, aiutando l’euro a salire dello 0,27% fino ai massimi di due mesi a 1,102 dollari.
L’indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto ad altre sei valute, è in ribasso dello 0,2% a 101,28, il minimo dall’inizio di febbraio, indirizzandosi verso il quinto calo settimanale consecutivo.
La sterlina britannica è in rialzo dello 0,22% a 1,251 dollari, registrando il terzo guadagno giornaliero consecutivo.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)
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