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I Fondamentali Della Domanda E Delle Offerta Si Riflettono Nel Prezzo Del Greggio

Da
Barry Norman
Aggiornato: Jul 15, 2016, 08:19 GMT+00:00

Entrambi i parametri di riferimento del greggio perdono 15 centesimi nella sessione asiatica. Il greggio WTI é scambiato a 45.53$ mentre il Brent si

I Fondamentali Della Domanda E Delle Offerta Si Riflettono Nel Prezzo Del Greggio

Entrambi i parametri di riferimento del greggio perdono 15 centesimi nella sessione asiatica. Il greggio WTI é scambiato a 45.53$ mentre il Brent si attesta su quota 47.22$ poiché i trader iniziano a monitorare da vicino i fondamentali della domanda e dell’offerta. Questa mattina i future del greggio si muovono in rialzo guadagnando terreno dai minimi degli ultimi due mesi nonostante le preoccupazioni per il persistente eccesso della fornitura globale. La produzione Opec é dilagata insieme a quella del Canada e della Nigeria dopo le recenti interruzioni della fornitura.

Nel frattempo, Baker Hughes ha riportato il conteggio degli impianti di perforazione degli Stati Uniti mostrando un incremento poiché i produttori nazionali cercano di capitalizzare in prossimità dei 50$.

Contemporaneamente, la Barclays ha aggiornato le sue previsioni portandole in territorio positivo e affermando che l’energia potrebbe essere uno dei migliori settori S&P per i prossimi 12-18 mesi. Le stime attuali mostrano un potenziale rialzista del 28%.

“Riteniamo che il mercato globale del greggio sia attualmente all’interno di una costante traiettoria rialzista capace di proiettare il Brent verso il livello degli 85$ nel quarto trimestre del 2017 e in un range compreso tra gli 80$ e i 90$ tra il 2018 e il 2021. Stimiamo che il nostro gruppo formato dalle principali compagnie petrolifere sia negoziato in ribasso del 19% rispetto al suo valore patrimoniale netto (NAV) basato su un prezzo del Brent di 80$ al barile”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Cheng.

Cheng ha osservato come gli Stati Uniti, nuovo produttore di oscillazione a breve termine, abbiano bisogno di un livello di prezzo degli 80$ per generare un flusso di cassa sufficiente a sostenere un tasso di crescita della produzione annuale di 1 milione di barili giornalieri.

Le azioni hanno guadagnato terreno in parte sulle considerazioni relative ad una solidità dell’esconomia statunitense e le aspettative di vedere le banche centrali delle economie più sviluppate continuare a mantenere i tassi di interesse a livelli bassissimi. oltre all’S&P 500 anche il Dow testa nuovi massimi registrando una chiusura record nella sessione di martedì e postando i massimi intraday mercoledì. Sempre martedì il Nasdaq torna in territorio positivo per la prima volta dall’inizio del 2016.

Anche il calo dell’incertezza politica in Gran Bretagna e Giappone ha supportato le azioni. I beni di rifugio sicuro come i titoli del tesoro degli Stati Uniti, l’oro e lo yen giapponese hanno postato un rimbalzo dopo il calo di martedì. I rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni hanno perso l’1,468% dopo aver postato i massimi dell’ultima settimana e mezzo con un rincaro dell’1,531% nella sessione di martedì poiché l’aumento dei rendimenti ha attirato nuovi acquirenti.

I prezzi del greggio hanno registrato un ribasso di oltre il 4%, schiacciando il rally delle azioni statunitensi, mentre le azioni europee si muovono in ribasso dopo aver registrato un rincaro per quattro giorni consecutivi. Gli investitori attendonno gli utili societari del secondo trimestre.

L’indice energetico S&P perde l’1,2% mentre l’indice STOXX Europe 600 Oil & Gas chiude in ribasso dell’1%. Il governo degli Stati Uniti ha stupito il mercato con una serie di dati di inventario ribassisti che hanno potenziato le già rinnovate preoccupazioni per un eccesso globale di greggio.

Marketwatch.com ha riportato le dichiarazioni rilasciate mercoledì alla Marketwatch da Colin Cieszynski, principale stratega di mercato del CMC Markets: “Il greggio sembra esausto e il motivo principale che negli ultimi giorni ha innescato una forte volatilità del combustibile può essere attribuito al fatto che un capitale più ampio scorre fuori dalle difese delle scorte e delle materie prime che hanno fornito un certo supporto”. Contemporaneamente “il tetto del greggio WTI sembra essere limitato a 50$ poiché la produzione potrebbe innescare una nuova lotta per il controllo da ambo le parti: tori e orsi.

Mercoledì i prezzo si muovono fortemente in ribasso a causa dei dati negativi rilasciati nel corso della settimana. Stando agli ultimi rapporti, il greggio WTI ha perso l’1,5%, mentre il Brent ha registrato un calo dell1,1%.

L’Energy Information Administration ha riportato un inaspettato incremento settimanale delle scorte statunitensi registrando un aumento di 1,2 milioni di barili delle scorte di benzina e di 4,1 milioni di barili delle scorte di distillati, che includono cherosene e gasolio.

Il rapporto ha anche mostrato un aumento della produzione nazionale complessiva per la settimana e un calo inferiore del previsto delle scorte di greggio.

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