EUR/USD in Ribasso in Vista del Discorso di Draghi

Oggi negli Stati Uniti è un giorno festivo perciò nei mercati forex l’azione del prezzo è piuttosto distorta. La sessione di scambi regolare sul mercato dell’oro e del petrolio greggio è chiusa, ma gli scambi sono avvenuti sul mercato telematico.

La coppia EUR/USD registra un inside day, registrando un leggero ribasso in vista del discorso di oggi del presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi. I trader terranno in massima considerazione le sue dichiarazioni riguardo il piano di alleggerimento quantitativo della Banca Centrale Europea. Ieri gli investitori in euro sono stati scossi dalle dichiarazioni del Vicepresidente della BCE Vitor Costancio che ha dichiarato che la banca centrale sarà pronta all’acquisto dei titoli di Stato già dal 2015.

A inizio sessione, l’indice dei prezzi al consumo flash per la Spagna ha riportato un -0,4%, un valore inferiore a quello dell’ultimo mese (-0,1%) e sotto anche alle stime di un -0,3%. La variazione della disoccupazione in Germania è sceso più del previsto. Il dato si attesta a meno 14.000, superando le stime di un -1000.

Oggi non sono stati pubblicati dati importanti sull’economia del Regno Unito. GBP/USD ha registrato un rialzo prima che le prese di beneficio spingessero il mercato al ribasso. Potrebbero aver contribuito dei fattori di natura tecnica, dal momento che il mercato ha rotto al ribasso il livello di Fibonacci a 1,5808.
La sterlina britannica continua a guadagnare terreno sul dollaro USA dopo aver raggiunto il 19 novembre il minimo a 1,5589, in seguito alla pubblicazione dei verbali della banca d’Inghilterra che mostravano le crescenti preoccupazioni delle autorità riguardo l’inflazione. Negli ultimi mesi i trader hanno accumulato consistenti posizioni short, ma i verbali hanno invece incoraggiato azioni di copertura e di aggiustamento delle posizioni.

I futures Comex Gold per il mese di febbraio nel corso della sessione di trading telematico hanno registrato leggero ribasso. Guardando ai fondamentali, il mercato è messo sotto pressione dalla forza del dollaro USA e dalle nuove misure di stimolo della Banca centrale. Dal punto di vista tecnico, nell’area 1194,10-1208,80 vediamo una forte resistenza. Entro pochi giorni sapremo se i venditori riprenderanno il controllo e porteranno il mercato nell’area 1170,10-1161,10, o se invece i compratori riusciranno a spingere il mercato verso livelli di prezzo che non si riscontrano da fine ottobre.

Il petrolio greggio per il mese di gennaio si è avvicinato alla soglia psicologica dei $ 70, 00 raggiungendo quota 71,89 nel corso della sessione di trading telematico di oggi. L’Opec proprio in questo momento sta tenendo la sua riunione a Vienna, dove si prevede si discuta un eventuale taglio della produzione.
Il caso in cui si opti per un taglio, questo potrebbe portare la produzione dai 30 milioni di barili a 29,5 al giorno. In questo caso potrebbe verificarsi un rally di copertura shorte, ma l’effetto potrebbe non durare se il taglio si rivelasse troppo modesto. L’Opec corre infatti il rischio di perdere contemporaneamente entrate e quote di mercato.

Stando alle dichiarazioni del ministro del petrolio iraniano Bijan Zangeneh, secondo il quale il gruppo dovrebbe “monitorare il mercato con attenzione”, le parole del ministro del petrolio dell’Arabia Saudita Ali al-Naimi che ha dichiarato che il mercato del petrolio “alla fine troverà la sua stabilità”, o il ministro del petrolio degli Emirati Arabi Suhail bin Mohammed al-Mazroui che ha dichiarato che “il mercato alla fine si sistemerà da solo” allora l’Opec probabilmente deciderà di lasciare invariati i livelli di produzione, e i prezzi rimarranno sotto pressione.