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EUR/USD in Ribasso in Scia a un IPP per l’Eurozona Debole

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Mar 4, 2015, 12:42 GMT+00:00

I dati oltre le aspettative sulle vendite al dettaglio in Germania non sono bastati a sostenere la coppia EUR/USD, dato che i trader sembrano aver

EUR/USD in Ribasso in Scia a un IPP per l’Eurozona Debole

I dati oltre le aspettative sulle vendite al dettaglio in Germania non sono bastati a sostenere la coppia EUR/USD, dato che i trader sembrano aver prestato maggiore attenzione ai dati su base mensile sull’Indice dei Prezzi alla Produzione, che registra un valore al di sotto delle aspettative. Le vendite al dettaglio in Germania segnano un incremento del 2,9%, contro una lettura attesa del 0,5%, mentre l’indice dei prezzi alla produzione nell’eurozona scende dello 0,9%, contro una flessione stimata dello 0,5%.

Il dato sull’indice dei prezzi alla produzione per il mese di gennaio è il peggiore dal novembre 2009, e spinge l’euro in ribasso contro il dollaro USA poiché aumenta i timori legati all’attuale fase deflazionistica nell’area euro. Per quanto riguarda le altre notizie del giorno sull’euro, segnaliamo il forte calo sulle richieste di sussidi di disoccupazione in Spagna verificatosi nel mese di gennaio.

Nonostante i dati positivi sul PMI del settore edile, la coppia GBP/USD si muove in ribasso, in parte a causa degli aggiustamenti di posizione in vista del rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo degli USA, atteso per venerdì. A incidere sulla sterlina britannica sono anche i dati deboli sui prezzi alla produzione nell’eurozona, che potrebbero indurre i trader a ad anticipare un indebolimento dell’economia in GB. L’indice PMI del settore edile ha registrato una lettura del 60,1, contro la stima di 59,0.

A preoccupare ulteriormente i trader della sterlina britannica ci sono i dati sull’inflazione al consumo, sebbene il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney creda si tratti principalmente di un movimento legato al crollo dei prezzi del petrolio e dovrebbe perciò avere carattere transitorio.

Dopo l’ondata di vendite di lunedì, favorito dal rafforzamento del dollaro e da un aumento della produzione di petrolio greggio in Libia, il petrolio greggio ha recuperato leggermente terreno. L’azione del prezzo di martedì potrebbe essere legato agli aggiustamenti di posizione in vista della pubblicazione di mercoledì dell’ultimo rapporto settimanale sulle scorte di petrolio dell’Agenzia di Informazione sull’Energia USA. Le previsioni indicano un incremento di 4 milioni di barili; successivamente i trader rivolgeranno lo sguardo verso il rapporto sul conteggio delle piattaforme petrolifere di venerdì.

Qualora il rapporto dovesse indicare un valore inferiore ai 4 milioni di barili, l’incremento potrebbe sostenere i prezzi del petrolio; una flessione avrebbe invece un effetto rialzista sul petrolio greggio.

Al Comex i future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile registrano un rimbalzo dopo l’iniziale ondata di vendite innescata dalla decisione della Banca Centrale Australiana, che ha colto di sorpresa e trader rifiutandosi di tagliare i tassi di interesse. La domanda potrebbe provenire dai compratori indiani e cinesi.

Per il resto della settimana ci aspettiamo dei risultati misti e un basso volume di scambi e per il momento gli investitori sono in attesa del rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo negli USA, in uscita venerdì. Secondo le previsioni il rapporto mostrerà un incremento di 241.000 nuovi posti di lavoro nel mese di febbraio.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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