EUR/USD in Rialzo Dopo il Rinvio delle Misure di Stimolo

La coppia EUR/USD, dopo un’apertura su terreno negativo, registra un rimbalzo in seguito alle dichiarazioni del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi secondo il quale prima di prendere in considerazione eventuali misure di stimolo addizionali le autorità aspetteranno la fine del primo trimestre del 2015.

Alla notizia i trader hanno coperto le proprie posizioni short generando un rally intraday. Nelle ultime due settimane, in seguito alle direzioni di Draghi riguardo il programma di alleggerimento quantitativo, i maggiori operatori del mercato avevano aperto posizioni short. L’andamento del prezzo di oggi potrebbe essere solo un aggiustamento e non dovrebbe comportare necessariamente un’inversione del trend.

Nel caso in cui venga a formarsi un livello di fondo, il rally potrebbe guadagnare spinta, poiché Draghi ha parlato di un possibile avvio del programma di stimolo non prima di marzo. Questo tipo di andamento di prezzo potrebbe alla fine portare a un’inversione del trend al rialzo sul grafico giornaliero.

La coppia GBP/USD in seguito all’annuncio della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento rimane pressoché invariata. Secondo le autorità la bassa inflazione potrebbe impedire un aumento dei tassi di interesse. I trader tenevano sotto osservazione la sterlina britannica contro il dollaro USA, visto che queste notizie erano ampiamente previste.

I futures Comex Gold per il mese di febbraio, in seguito all’annuncio della Banca Centrale Europea che ritarda l’avvio di stimolo all’inizio del prossimo anno, rimangono invariati. Il quadro, da un punto di vista tecnico, suggerisce mostra che compratori e venditori sono ancora bloccati all’interno della zona di ritracciamento chiave, nonostante una leggera tendenza al rialzo all’interno di questa zona.

Il mercato dell’oro registrerebbe un’inversione al rialzo qualora i compratori riescissero a sostenere un rally sopra quota 1208,80, e ribassista al di sotto di quota 1194,10. Se il mercato continua a muoversi all’interno di questi valori significherà che gli investitori, prima di prendere una decisione, desiderano entrare in possesso di ulteriori dettagli.

Dopo i guadagni di ieri, i futures sul petrolio greggio per il mese di gennaio sono in leggero ribasso. Mercoledì, il mercato aveva registrato un rally sull’onda di un rapporto dell’agenzia delle Informazioni sull’Energia che indicava un flessione imprevista di 3,7 milioni di barili. I trader si spettavano invece un incremento di 1,1 milioni di barili.

Il mercato si è stabilizzato da quando la pressione della vendita a inizio settimana ha spinto i prezzi al minimo degli ultimi anni a $ 63,72. Le azioni di copertura short e le prese di beneficio hanno rimandato il mercato a quota $ 69,54, senza però modificare il trend.

Il fine settimana scorso, l’Opec aveva deciso di rinunciare al taglio della produzione, lasciando la “patata bollente” nelle mani dei produttori statunitensi. Alcuni credono che, prima che produttori siano costretti a interrompere le operazioni di estrazione, il mercato possa scendere ancora. Altri credono invece che il momento sia già arrivato.

Andando avanti, i rapporti settimanali sulle scorte ci diranno se le operazioni di estrazione stanno rallentando, perché saranno i dati sull’offerta a dircelo. Da un punto di vista tecnico, non potremo sapere se il mercato ha assorbito la decisione dell’Opec fintantoché i compratori non supereranno la chiusura del 26 novembre a 73,69.