ETF obbligazionari: Giugno da record e ampi margini di crescita

Gli ETF obbligazionari piacciono sempre più ad investitori retail e agli investitori istituzionali, il mese di giugno è stato da record con 25,4 miliardi di dollari USA di investimenti, che portano a 100 miliardi di dollari USA il totale di fondi investiti in questo strumento finanziario da inizio anno.

I fondi ETF obbligazionari salgono così a 770 miliardi di dollari USA di raccolta, un capitale non enorme se rapportato ai numeri del mercato obbligazionario mondiale (vale 105 mila miliardi di USD), ma pur sempre significativo.

Ampi margini di crescita degli ETF Obbligazionari

Secondo BlackRock, una delle principali società mondiali che gestisce fondi d’investimento, gli ETF obbligazionari potrebbero arrivare a 2 mila miliardi di USD investiti entro i prossimi cinque anni. Il che creerebbe un beneficio al mercato specifico, rendendolo più liquido e meno soggetto agli stress.

Perché gli investitori scelgono gli ETF obbligazionari

Gli investitori sono sempre alla ricerca di nuovi strumenti sui quali investire. Il successo attuale degli ETF obbligazionari è dovuto anche alla fuga dei capitali verso le obbligazioni.

Gli ETF sono semplici da sottoscrivere, perché l’investitore non deve accollarsi l’onere di scegliere tra questo o quel bond, ma investe su un fondo che mitiga il rischio di investire su un solo bond.

Tuttavia alcuni rischi permangono, l’European Systemic Risk Board ha definito di recente questi fondi rischiosi a causa della scarsa liquidità, durante le fasi di maggiore stress sui mercati le perdite sono più ampie.

Come funzionano gli ETF obbligazionari?

Come avviene per qualsiasi altro ETF, anche gli ETF obbligazionari sono fondi che investono su un indice obbligazionario, limitandosi a replicare l’andamento dell’indice in modo passivo.

I costi di gestione degli ETF sono bassi, un fattore che attira gli investitori interessati anche a ottenere rendimenti in linea con l’andamento dei mercati.

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Quanto si guadagna con gli ETF obbligazionari

Gli ETF obbligazionari staccano cedole mensili con interessi variabili.

Quest’anno l’ETF Markit iBoxx Eur Eurozone 25+, che investe in titoli di stato in euro con scadenze oltre i 25 anni, ha guadagnato il 20,3%. L’ETF SPDR Barclays 10+ ha ottenuto fino a ora una performance positiva del +19,3%; mentre l’ETF FTSE MTS Eurozone 15+ ha ottenuto un risultato positivo del +16,8% fino ad ora.

I rischi da non sottovalutare

Essendo uno strumento del tutto passivo, gli ETF non gareggiano per battere i mercati così da ottenere rendimenti superiori per i suoi investitori.

Replicano in modo passivo l’indice a cui sono legati e per tale motivo potrebbero essere esposti a crolli improvvisi se il sottostante è sotto pressione.

Dalla guida agli ETF potrai apprendere maggiori informazioni utili prima di investire.

Un esempio pratico. Gli ETF Lyxor

ETF Lyxor è una società d’investimento specializzata in ETF.

Le categorie di ETF obbligazionari Lyxor sono due:

1. ETF su U.S. Treasury;
2. ETF su Corporate Bond.

Gli ETF Treasury sono tre e si differenziano per la durata: 1 – 3 anni; 5 – 7 anni; 10 e più anni. Il Corporate Bond è invece solo uno.

I costi sono dello 0,07% annui per la prima tipologia e 0,09% annui per la seconda tipologia.

In generale le performance degli ETF obbligazionari Lyxor sono positive, con un guadagno che si aggira tra il +6% e il +11% da inizio anno.