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Bce, banchieri centrali convergono su rialzo tassi di 25 punti a maggio – fonti

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Reuters
Aggiornato: Apr 13, 2023, 09:30 GMT+00:00

WASHINGTON (Reuters) - I membri della Banca Centrale Europea stanno convergendo su un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base a maggio, anche se altre opzioni rimangono sul tavolo e il dibattito non è ancora concluso.

Bandiere europee di fronte alla sede della Bce a Francorforte

WASHINGTON (Reuters) – I membri della Banca Centrale Europea stanno convergendo su un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base a maggio, anche se altre opzioni rimangono sul tavolo e il dibattito non è ancora concluso.

Lo hanno riferito a Reuters cinque fonti a conoscenza diretta della discussione.

La Bce ha aumentato i tassi di almeno 50 punti base in sei riunioni consecutive – il ritmo più veloce mai registrato – per combattere un’inflazione persistentemente alta.

Le fonti, che hanno preferito non essere citate, hanno detto a Reuters che una serie di fattori giustificano adesso una maggiore cautela nella politica restrittiva.

L’incertezza rimane alta dopo la volatilità del settore finanziario del mese scorso e i precedenti rialzi dei tassi devono ancora traslarsi nell’economia quindi, secondo le fonti, è necessario un intervento di minor portata perché le mosse implementate in passato devono ancora mostrare i propri effetti, secondo le fonti.

In base a quanto riferito, il picco dei tassi è ormai in vista ed è più sicuro percorrere a piccoli passi questo “ultimo miglio”. Un altro punto a favore di un approccio graduale è che il tasso di deposito della Bce, ora al 3%, è a un livello che limita la crescita.

Le fonti hanno detto che il dibattito è ancora aperto e le prospettive potrebbero cambiare, soprattutto in base ai dati sull’inflazione di aprile e all’indagine trimestrale sui prestiti bancari della Bce, entrambi previsti solo due giorni prima della riunione del 4 maggio.

Nessun commento da parte di un portavoce della Bce.

Alcune fonti hanno detto che preferirebbero che la Bce non fornisse alcuna indicazione sulla decisione da prendere a giugno, in linea con l’attuale approccio dell’istituto in modo che i banchieri centrali possano agire liberamente in base alle nuove proiezioni economiche che verranno diffuse contestualmente.

Secondo le fonti inoltre, sono a favore che non ci sia alcun cambiamento a maggio – si tratta per lo più degli stessi esponenti dell’Europa meridionale che non hanno appoggiato l’ultimo aumento di 50 punti base, mentre altri – anche in questo caso un piccolo gruppo – si sono espressi a favore di un altro aumento di 50 punti base.

Finora solo pochi banchieri centrali hanno parlato pubblicamente della possibile entità della prossima mossa.

L’olandese Klaas Knot ha detto che non è chiaro se siano necessari 50 punti base o se ne bastino 25. Il governatore della banca centrale slovacca Peter Kazimir ha detto che la Bce potrebbe forse rallentare il ritmo dei suoi aumenti, mentre l’austriaco Robert Holzmann ha sostenuto un’altra mossa da 50 punti base.

Attualmente i mercati prevedono aumenti da 25 punti base a maggio e giugno con un terzo analogo aumento prezzato pienamente entro settembre.

Le fonti sostengono che i rialzi dei tassi siano necessari perché l’inflazione principale resta su livelli troppo elevatie quella ‘core’ potrebbe aumentare ancora per diversi mesi, trasformando così qualsiasi pausa nel segnale sbagliato da inviare.

Sulla stessa linea il governatore della banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau.

Le fonti hanno aggiunto che i timori per la crescita dei salari rimangono esagerati, poiché il mercato del lavoro è saturo.

Le turbolenze della crisi delle banche viste il mese scorso hanno avuto un impatto modesto sulla zona euro, per cui l’economia ha continuato ad avere un andamento in linea con quello delineato dalle proiezioni di marzo, che si basavano sulle aspettative del mercato per ulteriori rialzi dei tassi.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà, Sara Rossi)

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