L’imminente pubblicazione del Processo di Revisione e di Valutazione Prudenziale da parte della Bce rischia di portare conseguenze importanti per alcune
L’imminente pubblicazione del Processo di Revisione e di Valutazione Prudenziale da parte della Bce rischia di portare conseguenze importanti per alcune banche tricolore.
Secondo gli analisti di Equita è possibile che arrivi da Francoforte la richiesta di ricapitalizzazione per quattro o cinque istituti di credito italiani, stimato intorno ai 12 miliardi di euro.
Le dirette interessate sarebbero in primis Unicredit, che costituirebbe la maggioranza percentile da ricapitalizzare, anche a causa dell’elemento dimensionale massivo rispetto alle altre realtà minori.
Nel dettaglio, l’ammontare indicativo oscillerebbe tra gli 8 e 10 miliardi, nonostante il rischio di arrivare fino a 13, sebbene in parte coperti dalle cessioni di Pioneer e Bank Pekao (3 miliardi ciascuna, per un totale di 6).
“Nelle nostre stime ipotizziamo un aumento di capitale da 6 miliardi di euro e le cessioni di Pioneer e Bank Pekao: al 2018 il Rote si diluirebbe dal 6% al 5%. Una ricapitalizzazione da 13 miliardi di euro senza cessioni avrebbe un impatto meno diluitivo sul Rote 2018 al 6,4%, ma comporterebbe un overhang (eccesso di carta sul mercato), Unicredit capitalizza 13 miliardi di euro, difficilmente compatibile con l’attuale elevata volatilità sul settore”.
Prendendo le mosse dalla situazione di Unicredit, gli analisti di Equita proseguono nell’analisi, enucleando gli altri soggetti passibili di richiesta ricapitalizzatoria da parte della Bce: Banca Carige, Ubi Banca e Banca Popolare di Sondrio.
La prima subirebbe una richiesta di aumento di capitale nell’intorno dei 500 milioni, a fronte di una capitalizzazione di mercato attuale di 270 milioni di euro. Senza contare la recente duplice ispezione comunitaria seguita ai dissidi tra il presidente della banca e quello del collegio sindacale.
Riguardo gli ultimi due istituti, è opportuno ricordare come abbiano il Cet1 più basso del settore, rimanendo fermi rispettivamente all’11% e al 10,7%.
Per aumentare di 1 punto percentuale il capitale, a parità di asset ponderati per il rischio, (Rwa), le due banche avrebbero bisogno di 600 milioni di euro (il 30% dell’attuale capitalizzazione di mercato) e di 250 milioni di euro (il 20% dell’attuale capitalizzazione di mercato).
Sarà con tutta probabilità esclusa dal novero delle banche da ricapitalizzare Mps, dal momento che è in atto un piano ristrutturativo che preveda un aumento di capitale che può arrivare fino a 5 miliardi di euro.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.