MILANO (Reuters) - Un livello elevato di prezzi e costi per tutto il sistema energetico è inevitabile almeno nel "breve-medio termine".
MILANO (Reuters) – Un livello elevato di prezzi e costi per tutto il sistema energetico è inevitabile almeno nel “breve-medio termine”.
Lo sostiene Stefano Besseghini, presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), durante la presentazione della relazione annuale 2022.
Secondo l’authority fondata nel 1995, uno degli strumenti per affrontare questa crisi è il risparmio energetico.
“Consumi controllati di energia elettrica e gas significano meno necessità di produzione e meno necessità di importare gas e materie prime”, ha spiegato il presidente.
Nel 2021 si è raggiunto il minimo storico della quantità di gas estratta in Italia: 3,3 miliardi di metri cubi. Di questi, 1,87 miliardi sono stati prodotti dal mare e 1,6 da impianti in terraferma.
Le importazioni sono invece cresciute del 9,9% rispetto al 2020 raggiungendo 73 miliardi di metri cubi. Lo scorso anno il primo fornitore di gas all’Italia risulta la Russia, seguita da Algeria e al terzo posto da Azerbaigian.
Il presidente si è infine soffermato sulle misure messe in campo dal governo, che da gennaio ha stanziato circa 33 miliardi di euro per sterilizzare gli aumenti delle bollette per famiglie e imprese.
Questa “intensità di risorse” è insostenibile nel lungo periodo, ha spiegato Besseghini aggiungendo che “un intervento ad ampio spettro” deve essere sostituito da “meccanismi più selettivi”.
(Francesco Zecchini, editing Alessia Pé)
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