PARIGI (Reuters) - Edf ha avvertito che gli scioperi prolungati presso i suoi reattori nucleari e le centrali idroelettriche sono costati al gruppo 1 miliardo di euro in termini di produzione persa e che sta rivedendo i piani di assunzione per l'anno in corso.
PARIGI (Reuters) – Edf ha avvertito che gli scioperi prolungati presso i suoi reattori nucleari e le centrali idroelettriche sono costati al gruppo 1 miliardo di euro in termini di produzione persa e che sta rivedendo i piani di assunzione per l’anno in corso.
Lo hanno riferito tre fonti.
Due delle fonti, che sono membri del sindacato e sono state informate da due dirigenti di Edf in conversazioni separate la scorsa settimana, hanno detto a Reuters di aver saputo che il management del gruppo ha chiesto a tutte le divisioni di vedere quali assunzioni potrebbero essere rimandate al prossimo anno.
Un portavoce di Edf ha detto a Reuters che è stata imposta una moratoria sulle assunzioni. Il portavoce non ha dato dettagli sui motivi e non ha rilasciato commenti sull’impatto finanziario degli scioperi sul gruppo, che è in procinto di essere completamente nazionalizzato.
L’impatto finanziario subito a causa dell’azione sindacale, confermato a Reuters da una terza fonte interna all’azienda, segue una perdita record nel 2022, anno in cui l’azienda è stata penalizzata da interruzioni dei reattori.
La notizia giunge mentre il nuovo Ceo di Edf elabora un piano per incrementare la produzione nucleare e alleggerire il forte indebitamento del gruppo.
Nessun commento da parte del ministero dell’Economia francese.
Il gruppo aveva originariamente previsto tra 3.000 e 3.500 assunzioni nel 2023, soprattutto nei settori della produzione nucleare e delle vendite, secondo una delle fonti.
La stessa fonte ha affermato che le interruzioni dei lavori di manutenzione e riparazione dei reattori nucleari causate da oltre un mese di scioperi contro l’impopolare riforma delle pensioni potrebbero causare ritardi di 18-24 mesi al programma di manutenzione.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)
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