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Ecco che arriva la Fed e l’euro se ne va

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Feb 22, 2017, 13:47 UTC

Durante la sessione asiatica, il dollaro ha sperimentato un rimbalzo, provocato dal sentimento nei confronti dei verbali della riunione del Fomc, che

Ecco che arriva la Fed e l’euro se ne va

Durante la sessione asiatica, il dollaro ha sperimentato un rimbalzo, provocato dal sentimento nei confronti dei verbali della riunione del Fomc, che verranno pubblicati nella serata di oggi. I mercati stanno valutando gli equilibri di potere tra falchi e colombe.

L’iniziale ribasso subito dal dollaro nelle prime ore della giornata è derivato dalle dichiarazione rese da Mester, uno dei più agguerriti falchi del Fomc, ma privo del diritto di voto. Mester ha dichiarato che la Fed non interverrà sui tassi in mood da sorprendere i mercati.

Le dichiarazioni di Mester sono state inizialmente interpretate come negative, trascinando l’indice del dollaro spot in ribasso dello 0,12% al minimo intragioraliero di quota 101,25 dopo la chiusura della sessione di martedì, la più alta da metà gennaio. Tuttavia, la realtà è pur sempre che, a meno che Yellen, la presidente della Fed, non annunci un innalzamento dei tassi a marzo, la sua relazione al Congresso e le dichiarazioni degli altri membri del Fomc con diritto di voto lasciano intendere che delle decisioni verranno certamente prese nel corso della prossima riunione.

Verso l’apertura della sessione europea, l’indice del dollaro spot ha sperimentato un rimbalzo dello 0,23%, raggiungendo quota 101,6. Nonostante i deludenti dati sull’indice dei direttori degli acquisti del settore privato pubblicati nella tarda giornata di martedì, ci si attende che i verbali del Fomc non solo presentino dei toni da falco, ma anche che lascino intendere una manovra restrittiva a marzo.

Mentre il dollaro continua ad accumulare slancio, in Europa va diversamente. I dati positivi sull’Eurozona pubblicati nella giornata di martedì non sono riusciti a sostenere l’euro. Aumenta, infatti, la preoccupazione per l’ascesa dei partiti populisti e per la possibilità che giungano al governo. Ne è esempio il crescente consenso raccolto da Marine Le Pen e dal Front National. Le Pen intende sfruttare la vittoria di Trump a suo favore e propone un ritorno alla Francia tradizionale che, abbandonato l’euro, adotti un “nuovo franco”.

Il pessimismo ha trascinato l’euro al minimo intragiornaliero degli 1,04972$. Per la prima volta dall’inizio di gennaio, la moneta unica europea è scesa al di sotto degli 1,05$.

La tendenza dell’euro è certamente interessante. Gli ultimi dati degli indici dei direttori degli acquisti del settore privato indicano, infatti, un aumento dell’inflazione dei prezzi dei fattori della produzione e dei prodotti. Al contempo, si registra anche una netta crescita del tasso di inflazione su base annua dell’Eurozona.

La Bce continua a trascurare l’aumento del tasso di inflazione. Tuttavia, prima o poi, si dovrà affrontare la questione del continuo incremento dei prezzi del miglioramento dell’attività economica in alcuni dei principali Stati membri dell’Eurozona. L’aumento dell’inflazione e l’accelerazione dell’occupazione dovrebbero avere effetti positivi sull’euro.

La ripresa dell’euro dal minimo intragiornaliero potrebbe dipendere da mercati che tengono conto della possibilità che la Bce venga a trovarsi nella necessità di iniziare a ridurre progressivamente il programma di acquisto di titoli, prorogato fino alla fine dell’anno.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot si attestava a quota 101,57, in rialzo dello 0,20%. L’euro perdeva lo 0,30% per toccare gli 1,05042$. L’indice Ifo sul clima delle imprese tedesche e i dati definitivi sull’inflazione nell’Eurozona per il mese di gennaio difficilmente influiranno sull’andamento dell’euro. I mercati hanno, infatti, già ampiamente trascurato i dati positivi sugli indici dei direttori degli acquisti dell’Eurozona pubblicati nella giornata di martedì.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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