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Dudley, membro della Fed, dichiara che i tassi aumenteranno probabilmente per la fine dell’anno e il dollaro si muove in rialzo

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Sep 28, 2015, 21:50 UTC

A seguito delle dichiarazioni di William Dudley, presidente e direttore generale della Federal Reserve Bank di New York, secondo cui la banca centrale

Dudley, membro della Fed, dichiara che i tassi aumenteranno probabilmente per la fine dell’anno e il dollaro si muove in rialzo

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A seguito delle dichiarazioni di William Dudley, presidente e direttore generale della Federal Reserve Bank di New York, secondo cui la banca centrale potrebbe aumentare il tasso di interesse nel corso dell’anno, le valute estere hanno rotto e il dollaro si è mosso in rialzo. Dudley non ha fatto nulla per calmare il nervosismo dei trader quando ha aggiunto che, nonostante gli investitori pretendano certezza sulla tempistica dell’innalzamento dei tassi, non è possibile fornire una data sicura.

Dudley ha, inoltre, ribadito la decisione della Fed, secondo cui l’aumento del tasso sarà dipenderà dai dati, più che dal calendario. Secondo Dudley, l’andamento dell’economia è “abbastanza positivo”: qualora dovesse continuare, il quadro generale potrebbe notevolmente favorire un incremento dei tassi.

Dudley ha reiterato le dichiarazioni rilasciate dalla presidente della Fed, Yellen, nella giornata di giovedì, secondo cui un aumento del tasso è prevedibile per la fine dell’anno. Alla diffusione delle notizie, i titoli del Tesoro degli Stati Uniti a 30 e 10 anni hanno rotto, con una crescita dei rendimenti. I titoli a 2 anni, altamente sensibili alle variazioni delle previsioni della Fed in merito all’innalzamento dei tassi, hanno raggiunto il massimo della sessione.

I rendimenti crescenti hanno reso il dollaro un investimento più attraente, esercitando pressione sull’euro, sulla sterlina britannica e sul dollaro australiano. Il dollaro Usa si è apprezzato sul dollaro canadese e sul dollaro neozelandese. Alla pubblicazione delle notizie, i contratti future sull’oro negoziati sul Comex, denominati in dollaro, hanno sperimentato vendite massicce.

Per quanto concerne le altre notizie, il Dipartimento per il Commercio degli Stati Uniti ha annunciato un notevole aumento della spesa per i consumi nel mese di agosto. I redditi sono, invece, rimasti fermi, dopo una lettura fortemente positiva nel mese di luglio. La spesa per i consumi è cresciuta di un altro 0,4% rispetto a luglio, quando venne registrato un aumento sempre dello 0,4%.

Secondo i trader, tali dati segnalano la prosecuzione della tendenza positiva dell’economia nella seconda metà dell’anno. Ciò dovrebbe contribuire a contrastare il rallentamento globale che incide sul settore manifatturiero degli Stati Uniti. Inoltre, simili sviluppi rafforzerebbero la decisione della Fed a favore dell’innalzamento dei tassi nel mese di dicembre.

Nel mese di agosto, il reddito individuale è cresciuto dello 0,3%, sostenuto da un aumento delle retribuzioni e dei salari. Tuttavia, il dato è inferiore allo 0,5% registrato a luglio. 

Ad agosto, l’indicatore dell’inflazione adottato dalla Fed è rimasto invariato. Recentemente, l’inflazione core è salita dello 0,1% e i prezzi sono aumentati soltanto dello 0,3% negli ultimi 12 mesi. Attualmente, l’inflazione core segna l’1,3% annuo, ben al di sotto dell’obiettivo posto dalla Fed al 2%. 

Al termine della scorsa settimana, la presidente della Fed, Janet Yellen, ha dichiarato di credere che le forze che hanno tenuto l’inflazione al di sotto dell’obiettivo del 2% per più di tre anni svaniranno e l’inflazione aumenterà. Questa è una delle ragioni per cui Yellen ha dichiarato di prevedere un aumento dei tassi da parte della Fed verso la fine dell’anno.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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