La reazione iniziale degli investitori dopo il voto in Scozia contrario all'indipendenza ha spinto la coppia GBP/USD al rialzo, ma la portata del rally ha
La reazione iniziale degli investitori dopo il voto in Scozia contrario all’indipendenza ha spinto la coppia GBP/USD al rialzo, ma la portata del rally ha provocato prese di beneficio su larga scala, che hanno azzerato i precedenti rialzi. I risultati definitivi indicano che il 55% dei votanti ha votato contro l’indipendenza della Scozia mentre il 45% ha espresso voto favorevole. L’ondata di vendite della sterlina britannica si basa su una situazione del tipo “compra in base a una supposizione, vendi in base a una certezza”, dal momento che molti trader avevano già aperto posizioni long la scorsa settimana prima del referendum.
L’ondata di vendite nel mercato dell’euro nel fine settimana è indice del fatto che gli annunci della Fed di mercoledì, che lasciano intendere la possibilità di un aumento anticipato dei tassi di interesse, sta rafforzando la pressione delle vendite. La Fed ha anche dichiarato che non si sentirà vincolata a un calendario preciso e che l’incremento dei tassi non necessariamente dipenderà dai dati economici.
Al Comex venerdì continua a sgretolarsi il supporto per i futures sull’oro per il mese di dicembre. Sebbene il mercato sia rimasto in condizioni di ipervenduto in base a degli indicatori di carattere tecnico, i compratori non hanno mostrato interesse in tal senso. I fondi speculativi hanno continuato a premere sul mercato in base all’idea che un aumento dei tassi di interesse e un buon andamento delle borse rendessero gli investimenti in oro una scelta sbagliata.
Anche il petrolio greggio per il mese di novembre è al ribasso. I trader stanno ancora reagendo al forte incremento dell’offerta registrato mercoledì dall’Agenzia per le Informazioni sull’Energia Usa. Nella settimana che va dal 5 al 12 settembre, l’agenzia ha registrato un incremento delle scorte di petrolio di 3,7 milioni di barili, contro una contrazione stimata di 0,9 milioni di barili.
La prossima settimana i disordini in Nigeria e Libia potrebbero contribuire a sostenere i prezzi del petrolio greggio. Uno sciopero degli operai in Nigeria e un attacco missilistico nei pressi della raffineria in Libia potrebbero portare all’interruzione dei rifornimenti, che avrebbe un effetto rialzista sui prezzi del petrolio greggio.
Per quanto riguarda altre notizie che potrebbero influenzare il mercato del dollaro Usa, l’ indice guida (leading index) del Conference Board è sotto alle aspettative. Il dato attuale segnala un +0,2%, contro le stime che indicavano un +0,4%, valore comunque inferiore alla lettura del mese precedente pari a +1,1%.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.