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Dollaro Usa Spinto in Ribasso da Inflazione Sotto le Attese

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Sep 17, 2015, 00:09 UTC

Mercoledì scorso, gli investitori hanno ricevuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se giovedì la Fed dovesse esprimersi a favore di un aumento dei

Dollaro Usa Spinto in Ribasso da Inflazione Sotto le Attese

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Mercoledì scorso, gli investitori hanno ricevuto un assaggio di ciò che potrebbe accadere se giovedì la Fed dovesse esprimersi a favore di un aumento dei tassi. I dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti nel mese di agosto indicano, per la prima volta dall’inizio del 2015, una contrazione, provocando il crollo del dollaro statunitense e i successivi rally di Euro, Sterlina Britannica e oro.

Ad agosto l’indice dei prezzi al consumo scende a un tasso destagionalizzato dello 0,1%; gli economisti prevedevano invece un valore invariato rispetto al mese precedente. Alcuni trader ritengono che, se da un lato i dati sono abbastanza positivi da provocare una risposta, non sono però abbastanza significativi da influenzare la decisione della Fed sull’aumento dei tassi di interesse. La decisione della banca centrale sarà rivelata giovedì alle 2:00 pm ET quando, al termine della riunione di due giorni, la Fed rilascerà la propria dichiarazione di politica monetaria.

Dopo l’indifferenza iniziale, il dollaro Usa è crollato sotto il peso dell’euro e della sterlina britannica. A inizio sessione la coppia EUR/USD ha subito anche l’influenza dei dati annualizzati sull’IPC. L’IPC definitivo aumenta dello 0,1%, contro lo 0,2% previsto. L’IPC Core definitivo si attesta allo 0,9%, contro una stima pari a 1,0%.

Oltre ai dati dagli Stati Uniti sul IPC, la coppia GBP/USD si è mossa in rialzo in scia ai dati molto superiori alle previsioni sui salari nel Regno Unito. La forza di questo rapporto ha colto molto trader di sorpresa, incoraggiando azioni di copertura short.

I dati del Regno Unito indicano un incremento del 2,9%dell’indice del salario medio, contro il 2,5% stimato e contro il 2,6 % precedente. La variazione delle richieste di sussidi indica 1200 contro una stima di -5100. Il mese scorso era sceso di 6,8. Il tasso di disoccupazione scende al 5,5 %, in calo rispetto al precedente 5,6% e superiore alle stime.

Su Comex la debolezza del dollaro ha anche innescato un forte rialzo dei future sull’oro con scadenza a dicembre. Il movimento è stato provocato da azioni di copertura short, perché il trend principale è ribassista e il mercato rimasto all’interno di una gamma di oscillazione limitata per diversi giorni.

Dopo la contrazione inattesa delle scorte, i future sul petrolio greggio con scadenza a novembre guadagnano quasi il 7,7 per cento. La Energy Information Administration Usa (EIA) riferisce che la scorsa settimana le scorte di greggio sono diminuite di 2,1 milioni di barili, a fronte di un incremento atteso degli analisti di 1,2 milioni di barili. Al centro di distribuzione di Cushing, in Oklahoma, si è verificato il più forte prelievo dal febbraio 2014, perdendo 1,906 milioni di barili.

Giovedì, poco prima dell’annuncio del FOMC, dagli Stati Uniti avremo i dati sui permessi di costruzione e sulle case in costruzione. In uscita anche gli ultimi dati Philly Fed sulla produzione e quelli sulle richieste dei sussidi di disoccupazione.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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